Addio a Pio Somacco: talentuoso calciatore negli Anni ‘60, fu elogiato anche da Sivori

A 79 anni, nella sua casa di via XX Settembre, si è spento Pio Somacco, figura popolarissima a Vercelli. Lascia la figlia Erika. Sei anni fa, nell’agosto del 2016, se n’era andata l’adorata moglie, Maria Teresa Oppezzo, a soli 69 anni: era stata Bèla Majin e una delle più importanti sprinter nella storia dell’atletica leggera vercellese.

Pio Somacco era un calciatore estroso e geniale. Nelle giovanili della Pro Vercelli, negli Anno Cinquanta, aveva incantato tutti con la sua tecnica. Giocò anche sei partite da titolare nelle bianche casacche, come attaccante, nelle stagioni 1959/60 e 1960/61 in serie C e 1962/63, in serie D, realizzando un gol.

Un giorno venne la Juventus a fare un’amichevole al “Robbiano”, e lui gioco. Alla fine, Omar Sivori, il fuoriclasse argentino, che aveva rilevato la classe di quel giovane, andò a fargli i complimenti.

Nonostante le qualità tecniche non comuni, Somacco aveva però scelto di non fare del calcio la sua professione: è stato uno stimato bancario, segretario scolastico e anche dipendente comunale. Aveva dunque scelto di non vivere di calcio, ma il calcio era sempre, inevitabilmente, nel sangue: lo seguì sempre come tifoso delle bianche casacche e,ad esempio, come commentatore sportivo: la sua rubrica della “Posta dei lettori” sul periodico “La Grinta” di Stefano Di Tanto fu tra le più seguite dai fans della Pro.

I funerali saranno celebrati domattina, venerdì, alle 10,30, in San Salvatore: ci sarà il labaro dei Veterani della Pro Vercelli.

 

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