Addio a Massimo Melotti: grande critico d’arte e già colonna di Radio City

Poco fa, all’ospedale di Vercelli, è morto Massimo Melotti. Aveva 70 anni ed è stato una delle più importanti e autorevoli figure della critica d’arte contemporanea. Ma per Vercelli, Melotti ha rappresentato anche un punto di riferimento significativo del giornalismo: era il redattore principale di Radio City, ed i suoi servizi sul caso Doretta Graneris (di cui seguì passo passo anche il processo) hanno fatto epoca.

Massimo, che lascia il fratello Marco (con la moglie Daniela e i figli Leonardo, Rebecca e Rachele), medico nel Biellese, aveva perso la mamma, Liliana Pezzana, pochi giorni fa. Ma quello che è terribile e angoscioso, per quanto riguarda la “famiglia” di Radio City, che quest’anno aveva già perso una colonna portante come Giovanni Barberis, è che Massimo era uno degli amici più cari di Franco Torchio, suo coetaneo, sepolto proprio ieri.

Al di là degli esordi come giornalista a Radio City, Melotti ha poi proseguito gli studi in storia dell’arte, diventando uno dei più importanti esperti italiani soprattutto nell’arte contemporanea; consulente di direzione del Museo di Rivoli, ha insegnato al Politecnico e Antropologia culturale all’Accademia Albertina di Torino e stava proprio facendo una lezione in dad per conto dell’Accademia quando si è sentito male la scorsa settimana. Un’infezione cerebrale che, abbinata ad una grave malattia precedente, non gli ha dato scampo.

Al di là della sua grande cultura, Massimo era un uomo generoso, simpatico: la sua scomparsa, in questi minuti, sta suscitando un cordoglio enorme in tutta la città. Città per la quale Melotti aveva fatto molto: fu tra gli ispiratori della grande mostra d Mario Schifano, organizzata con l’assessorato alla Cultura allora retto da Marco Barberis e, come ha ricordato poco fa Carla Crosio, in un gruppo WhatsApp a lui dedicato e aperto dall’amica Roswitha Falibani, fu tra i fondatori dell’associazione artistica “Studio Dieci”.

 

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1 commento

  1. Buongiorno a TUTTI sono una Docente dell’Accademia di Belle Arti di Venezia e la scorsa settimana, casualmente, scopro la scomparsa dopo mesi, per cui non ci sono scuse…, della perdita di Massimo: non ho mai conosciuto un uomo di una onestà ed intelligenza intellettuale, ma soprattutto di una cultura senza eguali! Massimo è così!Uomo colto,discreto, generoso e di grande sapere: ovunque tu sei aiutaci ad avere un bricciolo della tua conoscenza! Grazie Massimo

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