Addio a Gianna Ferrante, compagna di Ugo e campionessa di atletica

Un’altra notizia tristissima per Vercelli: questa notte, poco prima delle 5, si è spento il meraviglioso, unico, carezzevole sorriso di Gianna Mantovani, la moglie di Ugo Ferrante. Aveva 76 anni. Lascia i figli Massimiliano e Cristiano e la sorella Paola. I funerali saranno celebrati giovedì alle 11,30, nella chiesa del Belvedere.

Moglie di uno dei più importanti calciatori vercellesi di tutti i tempi (vice campione del Mondo in Messico nel ‘70 e vincitore di uno scudetto con la Fiorentina nella stagione ‘68-‘69, con l’amico fraterno Giovanni Pirovano), Gianna Mantovani e sua volta era stata una stella dell’atletica leggera, cui solo un maledetto infortunio (una lesione muscolare patita in una gara a Livorno) aveva impedito una carriera probabilmente a livelli molto alti.

Me lo aveva raccontato lei stessa in un’intervista su La sesia che mi aveva concesso nel dicembre del 2012 peer la rubrica “Donne di Sport” curata da Paolo Sala. In quella stupenda conversazione (di cui conservo un caro ricordo) fatta nella sua bella casa di via Santhià, con milioni di cose care del suo Ugo (fra tante il trofeo di “Calciatore dell’Anno” nella stagione 1969/70 secondo la stampa sportiva) mi aveva raccontato della sua sua vita bella e felice fino a quel drammatico giorno del novembre 2004, quando Ugo l’aveva lasciata a soli 59 anni per un male inesorabile.

Ricordi indelebili con quel “bellissimo ragazzo” incontrato alla piscina Enal e poi sposato nel 1967 (testimone Picchio De Sisti): dal matrimonio nacquero Massimiliano a Firenze, l’anno successivo, e poi Cristiano, sei anni dopo, a Vercelli.

Gianna con i figli

Una vita bella, un’unione perfetta fra due persone semplici e altruiste. Ma anche qualche rimpianto per l’atletica abbandonata troppo presto. Atletica cui era arrivata giovanissima, quattordicenne, perché il padre Igino, che lavorava alla Chatillon, era amico di “Palo” Fantone. Nella Libertas, il celebre allenatore – già campione italiano nei 400 ostacoli – aveva subito intuito le potenzialità di quella ragazzina veloce come un’antilope e l’aveva fatta esordire quindicenne in una gara a Biella. In breve era cresciuta moltissimo, al punto di strappare i record Sociali ala quotata Rina Leggero, correndo i 100 in 12” e 7 e i 200 in 26” 9. E fu lei la prima frazionista, in un quartetto che comprendeva amiche fraterne tra le quali Annamaria Chiodelli. Tra le tante amiche e amici dell’atletica, che rimasero tali per decenni, la compianta Maria Teresa Oppezzo e l’olimpionico Livio Berruti.

Un’immagine carnevalesca, scherzosa, di Gianna e Ugo Ferrante

E purtroppo arrivò il giorno fatale, per il suo futuro di atleta, di Livorno. La partenza ai blocchi per una staffetta e subito una fitta lancinante. “Dissero tutti – mi raccontò Gianna quel giorno – che si trattava di un semplice strappo, che mi sarei ripresa in fretta. Purtroppo era una lesione al muscolo, e a quei tempi non c’erano le terapie di adesso. Peccato. La rinuncia all’atletica fu dolorosa, ma arrivò Ugo a riaccendermi la vita”.

Quell’Ugo che per Gianna è stato tutto. Ha continuato a rappresentare per lei a stella polare di intera vita anche dopo la scomparsa, ricordandolo ogni giorno, anche attraverso le innumerevoli celebrazioni pubbliche della sua memoria. Al “Franchi” di Firenze, Gianna ed i suoi figli erano di casa e con orgoglio ostentavano il riconoscimento conquistato da Ferrante nella formazione viola ideale di tutti i tempi. Al marito, poco dopo la scomparsa, venne intitolata anche la squadra del Csi che, allora presieduta da Francesco Borasio si chiama Blue Tricot. Signorilmente, Borasio cambiò nome alla società, che divenne Ferrante B.T. E le cedette la presidenza.

Con l’amica di una vita Piera Pirovano, Gianna prendeva parte alle tante celebrazioni dei due campionissimi vercellesi della Viola, anche e soprattutto ad un trofeo intitolato al marito, che si svolge da quindici anni, che la commuoveva, quello organizzato dall’Anffas di Giorgio Guala. Le rimpatriate con gli ex della Fiorentina (personalmente ricordo un affollato pranzo all’Acquapazza) accendevano ancora di più, se mai fosse possibile, quel sorriso fantastico.

Il meraviglioso sorriso d Gianna

Sorriso che riscaldava il cuore anche degli amici della camminata del martedì, un rito seguito per tanti anni: la Rina, l’Annamaria, la compianta Maria Teresa, i coniugi Rita Bosetti e Lorenzo Allavena, l’Italo Quintini.

Tra i primissimi a piangere Gianna Roberto Scheda, tifoso della Viola e amico di un’intera vita: “Spesso partivo anch’io il venerdì con Ugo e Giovanni, in quell’indimenticabile stagione dello scudetto di Pesaola per andare in ritiro con loro. Questa notizia di oggi mi ha annichilito. Ho ricordi incancellabili che resteranno per sempre nel mio cuore: ta i tanti, l’Ugo Ferrante anche cestista al Liceo Scientifico nella sqiadra di baskert di cui facevo parte anch’io e il torneo di calcio che, come sindaco di Rosasco, gli ho intitolato dopo la prematura e dolorosissima scomparsa. Mi moglie ed io siamo vicini Max, Cristiano e alla sorella Paola”. Poco fa anche Luciano Chiarugi, indimenticabile ala di quella Fiorentina, Ha espresso il suo immenso dolore nel gruppo WhatsApp “Gianna” creato da Mssimiliano Ferrante.

In questa bella immagine fornitaci da Paolo Bello Gianna Ferrante è con Giancarlo Antognoni e con gli ex compagni di squadra del marito al “Franchi” di Firenze

Gianna era un’appassionata di Facebook e postava sempre pensieri positivi, per se stessa e per l’universo di amici che la circondavano. Da quale settimana avevamo incominciato ad accorgerci tutti che qualcosa non stava andando per il verso giusto, perché quei pensieri positivi, per tutti noi ormai un’abitudine irrinunciabile, si erano diradati. Se n’è andata stanotte, dopo una breve malattia, lasciando un vuoto incolmabile. E’ stato Massimiliano ad informare tutti su un gruppo WhatsApp che in questo momento trabocca di commozione dolore: il dolore che affonda Come una lama nel cuore quando ad andarsene è una persona Buona (e la B maiuscola è voluta).

Ti sia lieve la terra, Gianna.

 

edm

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