Addio all’idraulico Rodi, fondatore e presidente della Cna

 

Vercelli – Con la scomparsa, a 84 anni, di Damiano Rodi, Vercelli perde un degli imprenditori (il settore è quello dell’idraulica e del risparmio energetico) più conosciuti e stimati. Rodi, che è stato anche fondatore (con Giancarlo Pedron e Aldo Massa) e quindi presidente del Cna, la Confederazione nazionale artigianato di Vercelli, nonché fondatore e poi vice presidente del Civ -il Consorzio imprenditori vercellesi – lascia la moglie Maria Carla, i figli Vania (dipendente comunale), Yuri e Dindo (titolari della ditta che oggi si trova in via 26° Reggimento Cavalleggeri di Lodi), il genero Massimo, le nuore Marialuisa e Cristina e i nipoti Carlotta (con la piccola Emma), Clara e Yacopo.

I funerali saranno celebrati venerdì alle 10,30 nella parrocchia delle Maddalene, poi la salma sarà tumulata nel cimitero di Billiemme.

La storia della ditta Rodi, una delle più prestigiose del settore oggi, in città, incomincia nel 1934 quando Eupremio Rodi – originario del Brindisino – apre in città, in via Felice Monaco, la prima impresa idraulica gestita con la moglie, Rosetta Gaviglio. Successivamente (e siamo negli Anni Cinquanta), al timone dell’impresa subentrano appunto Damiano e la moglie Maria Carla ed ora a dirigere l’impresa – che ha appunto sede in via 26° Cavalleggeri di Lodi – tocca ai figli Giorgio ed Eupremio, conosciuti da tutti come Yuri e Dindo, i nomi con cui li chiamava Damiano, conosciuto e stimato da centinaia di vercellesi: un uomo semplice, onesto e generoso che aveva -oltre al lavoro e alla famiglia – una sola grande passione, la caccia. E oggi sono davvero in tanti a piangere colui che si definiva semplicemente e orgogliosamente “artigiano idraulico”.

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