Spesso quando viene a mancare una donna buona e altruista, si dice:”Era proprio una santa”. Nunziata Valcante, la panettiera di piazzale Galilei, lo era davvero. Se n’è andata a 72 anni e la sua scomparsa ha sollevato uno tsunami di commozione in tutta la città
Nunziata, i cui funerali sono stato celebrati questa mattina in in un Duomo affollato di fedeli, è stata innanzitutto l’angelo dei poveri che ricevevano gratis il suo pane, quindi volontaria in carcere, poi la componente di gruppi di preghiera, come quelli dell’Isola e di San Cristoforo (dove era domenicana laica), che, oltre alla pratica costante della preghiera, si facevano sempre in quattro per aiutare il prossimo.
“Nunziata era un vero angelo”, dicono coloro che l’hanno conosciuta bene. Per questa ragione in tantissimi erano presenti oggi alle esequie officiate dal parroco del Duomo, monsignor Giuseppe Cavallone.
Ninziata Valcante, che prima di quella di piazzale Galilei aveva gestito altre panetterie in città, lascia il figlio Emanuele, con Mara, il fratello Camillo, con Marilena, le nipoti Valentina e Giulia. Ma lascia soprattutto una città cui mancherà infinitamente la sua cara, dolce, prodiga e rassicurante presenza.





