Ieri, a 61 anni, si è spento, all’ospedale “Sant’Andrea”, Giorgio Malinverni: all’inizio degli Anni Novanta stupì il mondo dell’automobilismo sportivo italiano riuscendo a ottenere la licenza di pilota, sulla pista di Magione (Perugia), dalla prestigiosa “Henry Morrogh Racing School” che per un anno e mezzo (vale dire 42 corsi) non aveva abilitato nessun altro. Malinverni, sulla monoposto, Van Diemen, Formula Ford, riuscì a dare distacchi impressionanti a tutti gli altri aspiranti piloti iscritti a quel corso (da 10 a 15 secondi al giro), sotto gli occhi dei prestigiosi istruttori e dello stesso Morrogh che decisero di promuoverlo sul campo.
Così Malinverni, allora trentenne, prese a frequentare in modo costante il circuito di Magione allenandosi in Formula 3, Opel Lotus e Formula Ford e sfiorando a più riprese il record assoluto della pista. Sembrava avviato a raccogliere l’eredità del vercellese Roberto Campominosi, ma i costi dell’automobilismo sono esorbitanti e, non riuscendo a trovare sponsor in grado di sostenerlo, dovette rinunciare ad una professione per la quale era portato probabilmente come ben pochi altri nella nostra provincia. Quell’impresa rimane però unica nella storia sportiva di Vercelli.
Giorgio Malinverni lascia la sua Silvia, la mamma Elisabetta, la sorella Mirella con Fabio, le adorate nipoti Martina e Chiara e la zia Teresa, con i parenti. I funerali saranno celebrati domani, venerdì alle 10,30, nella Cappella della sacra Famiglia di via Parini dove oggi, giovedì, alle 17,30, sarà recitato il Rosario. Dopo le esequie la salma di Giorgio Malinverni sarà tumulata nel cimitero di Olcenengo.