Fossale: “Il sistema tamponi è andato in tilt. Si rischiano quarantene eterne”

Anche nella nostra provincia, il sistema tamponi è andato in tilt e a denunciarlo è il presidente dell’Ordine dei medici, Pier Giorgio Fossale che, anche a nome di tanti colleghi, ha pubblicato un post sulla sua pagina Facebook molto eloquente.

“A livello di scelta di politica sanitaria – scrive il dottor Fossale – si è, giustamente, scelto il sistema del tracciamento dei contatti e la valutazioni delle segnalazioni APP IMMUNI e la validazione dei positivi al tampone rapido…..
Ma, colpevolmente, i servizi SISP (igiene pubblica) non sono stati forniti di adeguati mezzi e personale per svolgere al meglio il compito a loro assegnato….Ne conseguono disastrose e inaccettabili conseguenze…”

E Fossale elenca queste conseguenze:

1) dopo segnalazione da parte del medico di famiglia su piattaforma covid possono passare diversi giorni prima che il paziente venga chiamato per fare tampone il molecolare e deve stare in quarantena in attesa
2) effettuato il tampone occorrono diversi giorni per vederne esito su piattaforma covid..
3) allo stato attuale la quarantena può essere chiusa solo dal Sisp, mediante invio di una mail al paziente e al suo medico di famiglia…

 

E, a questo punto, Fossale segnala che cosa ne consegue:
“Che una volta attivata la richiesta di tampone e conseguente attivazione della quarantena – scrive il presidente dell’Ordine dei medici – il soggetto deve aspettare la chiamata per effettuare il tampone che secondo un ordine di priorità prevede una precedenza per RSA, scuola, personale sanitario e di pubblica sicurezza.. . Il che vuol dire giorni di attesa a cui si aggiungo altri giorni di attesa per acquisire l’esito del tampone e altri ancora per ricevere la mail della chiusura di quarantena…
Si rischia di rimanere in clausuraper infiniti giorni…”

Conclude il dottor Fossale: “Credo che occorra trovare una soluzione a questa situazione che rischia di segregare persone guarite o negative ma che non ricevono le tempestive comunicazioni.. .Il tutto si ripercuote sulla durata dall’assenza dal lavoro e della chiusura di attività….Chiedo ai competenti organi sanitari regionali di intervenire per trovare una nuova metodologia per chiusura quarantena prevista per un massimo di 10 o 14 giorni ma che in realtà, stando così le cose, può durare anche fino un mese…Mi auguro che ci sia la volontà e la possibilità di risolvere questa spinosa questione“.

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2 Commenti

  1. “… mi auguro che ci sia la volonta’ e la possibilita’ di risolvere questa spinosa questione” dice Fossale. Io ne dubito. Si andra’ avanti di male in peggio, non per pressapochismo ma per scelta deliberata. Il tampone non e’ uno strumento “di politica sanitaria” (cosi’ “concede” Fossale). E’ uno strumento di politica-del-caos{1) sociale. Infatti, come si cerca di non dire mai:
    1. non ha valore diagnostico,
    2. ha un margine di errore stratosferico
    3. viene utilizzato “a tappeto” in stile-rastrellamento, dice Blondet, e non solo per coloro (i pochi) che hanno sintomi adeguati.
    .. Crea solo caos (nascosto dall’ufficialita’ dello stato di urgente bisogno e necessita’). Quindi il fallimento e’ .. un successo (compreso il caos.2: quello del quale responsabilmente Fossale ci avvisa). “Loro” non potevano non sapere.

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