L’Oftal Diocesana celebra i 90 anni dell’Opera ricordando l’Angelo di San Vittore

Silvana Coppo Pavese, presidente Oftal Diocesana

Nel 1922, una religiosa del Monastero di Santa Margherita in via Cagna, suor Enrichetta Alfieri, che ha 31 anni, si ammala di una malattia ancora oggi molto grave e a quei tempi letale: il morbo di Pott, la tubercolosi della colonna vertebrale. Le correlegiose e i medici fanno il possibile, ma la situazione peggiora di giorno in giorno.

Allora la giovane suora si rivolge a suo cugino, don Alessandro Rastelli, che è sacerdote a Borgo Vercelli – il paese natale di entrambi – e che da tempo è grato alla Madonna di Lourdes perché è scampato, tredici anni prima, ad un incidente ferroviario (un treno lo ha urtato mentre stava costeggiando i binari vicino al suo paese) e ritiene che ciò sia avvenuto per intercessione della Vergine, che aveva invocato; insomma: un vero miracolo.

La Beata suor Enrichetta Alfieri

Per ringraziare la Madonna, il futuro fondatore dell’Oftal, l’Opera Federativa per il trasporto degli ammalati a Lourdes, ha incominciato a recarsi periodicamente alla Grotta di Massabielle in treno, la prima volta accompagnando un malato, e poi tanti altri. Suor Enrichetta gli chiede di accompagnare lei, e il dinamico sacerdote ovviamente acconsente. Il pellegrinaggio a Lourdes  è molto faticoso per la giovane suora, che ne trae un giovamento soprattutto morale. Dalla Grotta suor Enrichetta torna con l’animo sereno, ma la malattia, purtroppo sta procedendo, inesorabile.

Finché un giorno, all’inizio del gennaio 1923, mentre le consorelle stanno recitando le preghiere nel monastero  dell’istituto di Sant’Antida, e una suora la sta assistendo, suo Enrichetta è a letto e le sofferenze sono indicibili. Allora la consorella che è accanto al letto, le porge una bottiglietta con l’acqua benedetta che suor Enrichetta si è portata da Lourdes: la giovane religiosa beve e di colpo, dopo essere svenuta, il male sparisce. Suor Enrichetta Alfieri, che non riusciva a reggersi in piedi, si alza dal letto e va addirittura di corsa verso la scalinata che le altre suore stanno scendendo dopo la messa: le abbraccia, incredula e felice.

Monsignor Rastelli, il fondatore dell’Oftal

La notizia, in breve, si diffonde in tutta la città. “In SantAntida c’è stato un miracolo!”. E tutti vogliono andare a vedere la suora che è guarita dopo aver bevuto l’acqua di Lourdes: da Vercelli, ma anche da città e da regioni vicine. E’ tale il viavai quotidiano verso via Cagna che la superiora delle suore di Santa Margherita decide di bloccare questa impressionante ondata di folla che si sta riversando sul suo monastero e manda suor  Enrichetta a Milano ad occuparsi dei detenuti di San Vittore. In breve tempo, per la sua umanità, per la sua gentilezza, per la sua disponibilità  Enrichetta diventa l’Angelo di San Vittore: parleranno con ammirazione di lei personaggi famosi come Indro Montanell e Mike Bongiorno, due dei più illustri prigionieri del fascismo a San Vittore, dove tra l’altro venne imprigionata lei stessa, per spionaggio, in quanto aveva aiutato tante persone braccate dal nazifascismo a salvarsi. Per questa ragione, è stata considerata dall’Anpi una vera e propria staffetta partigiana. Suofe Enrichetta Alfieri, morta il 23 novembre del 1951, è stata beatificata da Papa Ratzinger il 26 giugno del 2011.

Le reliquie di Bernadette nel Duomo di Vercelli nel maggio del 2019

Abbiamo raccontato la storia dell’Angelo di San Vittore perché l’Oftal celebra quest’anno il Novantennale della Fondazione e la presidente del sezione diocesana, Silvana Coppo Pavese intendeva celebrarlo a Vercelli, domenica 19 giugno, in un modo importante, valorizzando la figura di un vercellese, di una vercellese in odore di santità che fosse in qualche modo legata a don Rastelli, poi diventato monsignor Rastelli, il fondatore, nel 1932, dell’Opera. “La scelta di suor Enrichetta – spiega Silvana Coppo Pavese – ci è stata suggerita dal coordinatore del nostro mensile, “Lourdes”, Giancarlo Varese. Ci è sembrata un’idea magnifica e abbiano deciso di aprire le celebrazioni del Novantennale, domenica, alle 15,30, in Seminario, proprio con un convegno sulla figura della beata Enrichetta che abbiamo intitolato, ovviamente ‘…prima che l’Oftal fosse’.

Pellegrimaggio ai tempi della pandemia: l’arcivescovo Arnolfo accanto a Silvana Coppo Pavese

Continua la presidente dell’Oftal diocesana: “Moderati dallo stesso Giancarlo Varese interverranno la direttrice delle suore di Santa Giovanna Antida, suor Giancarla Galazzi; il dottor Franco Balzaretti, membro del Comitato medico internazionale di Lourdes, e il documentatissimo storico della vita di monsignor Rastelli, il dottor  Carlo Baderna. E poi ci sarà l’attesissima relazione di suor Wanda Maria Clerici, ricercatrice e storica, che ha seguito passo passo l’iter per la beatificazione di suor Enrichetta.

Continua Silvana Coppo Pavese:”Al termine del convegno, alle 17,30, in Duomo ci sarà la Concelebrazione eucaristica guidata dal presidente generale dell’Oftal monsignor Paolo Angelino, dopodichè ci ritroveremo tutti di nuovo in Seminario per un momento conviviale, in attesa della grande Fiaccolata ‘Aux Flambeaux’ delle 21. A Vercelli non c’era più una fiaccolata dal maggio del 2019, quando c’è stata la grande celebrazione delle reliquie di Bernadette che, grazie a monsignor Sergio Salvini si era appunto conclusa ripristinando la cara tradizione vercellese della processione serale. Il tragitto sarà piazza Duomo-via Locarni-lato dei giardini del Kennedy dalla parte della statua della Mondina e ritorno in Duomo da corso De Gasperi. Allestiremo un paio di gazebi in cui distribuiremo gadget artistici per finanziare i pellegrinaggi a Lourdes di chi non se lo può permettere. Mi piacerebbe portare a Lourdes anche l’urna con le ceneri di suor Enrichetta e sono curiosa di sapere, come tanti altri, e il convegno probabilmente lo chiarirà, perché la guarigione miracolosa del gennaio 1923, prodotta da quell’acqua che tutti noi portiamo sempre a casa con rispetto e Fede, non sia annoverata tra i miracoli ufficiali di Lourdes”.

EDM

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1 commento

  1. Una storia meravigliosa e vera .. dovremmo farla nostra, recarci a Lourdes e trarre, con la giusta intenzione, la nostra acqua benedetta .. o recarci in Duomo a trovare la Beata Enrichetta Alfieri, farci almeno un Segno di Croce (se non vi troviamo più l’Acqua Santa).
    ..
    La storia di Stefania Copelli, guarita miracolosamente per intercessione di suor Enrichetta Alfieri
    https://www.youtube.com/watch?v=LhVvp_zIMyg

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