Il 30 luglio manifestazione per il lavoro dei sindacati. Olmo studia un fondo solidarietà per la “Cerutti”

Vercelli – “Salviamo il lavoro! Solo così ‘andrà tutto bene’”. E’ questo l’appello-slogan che i sindacati lanciano annunciando un “presidio” giovedì 30 luglio, alle 16, in piazza Cavour. “La situazione del mondo del lavoro nella provincia di Vercelli – scrivono Cgil-Ciisl e Uil in un comunicato stampa – era già critica prima dell’emergenza sanitaria , lo è e rischia di esserlo ancora di più nell’immediato futuro”.

I sindacati citano espressamente i casi Cerutti (l’ultimo e drammatico per quanto riguarda i lavoratori vercellesi), Sanas, Livanova, Gammastamp, quindi tutto il comparto tessile valsesiano , gli appalti di servizio, la ristorazione) e osservano che si sono verificate ormai troppe situazioni in cui “pur tutelando i lavoratori, i posti di lavoro sono stati definitivamente persi”.

Quindi chiamano in causa la politica, a livello locale (soprattutto la Regione che non fa seguire “riscontri reali” ai “buoni propositi”), ma soprattutto nazionale. E, tra  problemi sul tappeto, citano la conversione in legge del decreto legge numero 22 del 2020, che apporta modifiche al Codice dei contratti. Tutto ciò, secondo i sindacati “non può avvenire a discapito dei lavoratori”. E spiegano: “Vanno assolutamente evitate pratiche derogatorie nelle aggiudicazione degli appalti, con il ripristino, nei contratti di servizi sociali, ristorazione ospedaliera, assistenza scolastica , nonché ai servizi di alta intensità di manodopera, della ‘famigerata’ clausola del massimo ribasso che, e l’esperienza lo ha insegnato, riproporrebbe gli effetti degenerativi in termini di evasione contributiva e salariale , dumping contrattuale ed espansione dell’attività in nero”.

Questo il senso generale. Tornando a Vercelli il problema, drammatico e contingente, riguarda lavoratori della Cerutti che non entreranno a far parte della nascente Newco casalese: gran parte di loro sono vercellesi. Un aiuto concreto per queste famiglie, messe di punto in bianco,  di fronte ad una crisi con pochi sbocchi, potrebbe arrivare dal “fondo di solidarietà”proposto da Carlo Olmo proprio per i dipendenti “Cerutti”. Il benefattore vercellese sta studiando come poterlo realizzare, ovviamente coinvolgendo le istituzioni. Ma tornando alla manifestazione del 30 luglio Cgil, Cisl e Uil chiedono il sostegno di tutti i vercellesi e lanciano un appello per “un piano strategico a salvaguardia dei posti di lavoro e di politiche attive del lavoro per affrontare il post Covid. Non possiamo più attendere”.

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