Vercelli – Da vent’anni il Viotti Festival della Camerata Ducale, essendo appunto dedicato a Viotti, sta giustamente portando alla ribalta del teatro Civico i più importanti violinisti italiani ed europei. Il nome di Ugo Ughi è quello più famoso, ma, sotto l’egida della Ducale, sono passati da Vercelli altri maghi dell’archetto famosi nel mondo: da Salvatore Accardo a Shlomo Mintz, da Francesca Dego a Giuliano Carmignola, da Massimo Quarta a Sonia Tchakerian, tanto per citarne alcuni.
Il riferimento all’ultima violinista citata, l’italiana di origini armene Sonig Tchakerian ci permette di allacciarci al concerto in programma sabato sera: perché la Tchakerian – che rivedremo all’opera il 14 aprile, con un programma tutto bachiano – è una tra le poche violiniste al mondo in grado di eseguire dal vivo l’integrale dei Capricci di Paganini.
Ebbene, sabato, al teatro Civico, il pubblico del Viotti Festival avrà il privilegio di ascoltare un altro grande, il russo Pavel Berman, appunto alle prese con tutti i 24 Capricci del sommo violinista e compositore genovese. Un concerto attesissimo che, non per nulla, quelli della Ducale hanno intitolato “Quel diabolico virtuosismo”. Per gli appassionati, il nome del quarantottenne musicista di Mosca dice tantissimo: vincitore del Concorso di Indianapolis nel 1990, a vent’anni, è uno dei più famosi e celebrati violinisti dei giorni nostri: ha infatti tenuto concerti in tutto il mondo, con il suo Stradivari “Conte De Fontana” del 1702 che, di proprietà della Fondazione Pro Canale di Milano, era appartenuto a David Oistrach.
Docente al Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano, al pari della Tchakerian, ha a sua volta inciso i 24 Capricci che ascolteremo sabato sera. Si annuncia un evento memorabile.
Pietra miliare nella storia del violino i “Capricci” sono, come annota la Camerata Ducale nella presentazione dell’evento “un vero e proprio campionario di spettacolari difficoltà”. Ed è curiosa la dedica che Paganini, componendoli, riservò non ad un singolo protagonista del vìolino ma genericamente “Agli Artisti”, sottintendendo, pensiamo, i sommi in grado di venire a capo di tutte le mostruose difficoltà, insomma delle trappole di cui i “Capricci” (che comunque non sono soltanto virtuosismo) sono disseminati. Appuntamento sabato alle 21.
Concludiamo, ricordando che, contrariamente a quanto previsto nel cartellone originario, l’attesissimo “Requiem” di Mozart a cura della Camerata Ducale, diretta da Rimonda, non si svolgerà sabato 24 marzo, bensì venerdì 23, alle 21, al Civico.
Edm