Erano in 15 a mangiare nel ristorante fingendosi clienti dell’albergo: tutti multati

Messa sull’avviso da una segnalazione, la Squadra amministrativa della  Questura ha fatto un controllo sabato, in un albergo-ristorante del centro, trovando quindici persone che stavano pranzando, violando quindi le norme anti-Covid. Ma il titolare ha detto che si trattava di clienti dell’hotel e che quindi, un quella veste, potevano sedere a tavola e mangiare.

Preso atto delle dichiarazioni del titolare, la Polizia non ha quindi sanzionato nessuno, ma in serata, dopo l’inizio del “coprifuoco ha svolto un’ulteriore ispezione accertando che le quindici persone non erano registrate tra i clienti: sono così scattate le sanzioni: l’albergo ristorante è stato chiuso per cinque giorni, ed il titolare e i quindici commensali (che evidentemente, in barba alle norme, stavano semplicemente festeggiando una ricorrenza) sono stati multati di 400 euro a testa.

Sempre sabato sera, la Volanti della Questura sono intervenute “nei presso di via Neghelli” dove all’interno di un’abitazione privata stavano cenando in dieci.  Commensali, sorpresi e multati dalla polizia, sempre di 400 euro a testa, erano tutti stranieri. Sempre nella medesima zona (siamo nei dintorni di viale Rimembranza), la polizia è intervenuta per sanzionare tre donne, di cui una visibilmente ubriaca, che non stavano rispettando i divieti anti Covid e che stavano disturbando il riposo dei vicini.

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1 commento

  1. Bei tempi quando, senza essere dei trasgressivi, si poteva dire ad un amico incontrato per caso, in istrada, “adesso ti saluto, caro, sai ho un compleanno.. vado a cena…”.
    E , dopo la prima portata, il cuoco veniva in sala, accolto da un mormorio di soddisfazione.. vi chiedeva: “tutto bene?”… e intanto apparivano i secondi (piatti).. . e poi il sorbetto, e voi (senza mascherina): “ora si respira”.

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