Visite guidate allo scavo archeologico di Greggio

In occasione delle Giornate dell’archeologia 2019 ArcheoGreggio apre le porte a grandi e piccini, alla scoperta della storia. Venerdì 14 giugno è in programma l’Open Day del sito archeologico, con le visite guidate a cura della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli, in collaborazione con il Comune di Greggio.

Le visite si terranno dalle 14.30 alle 19. Per ogni turno di visita è prevista una durata di circa 40 minuti. La partecipazione è gratuita, ma è obbligatoria la prenotazione, da effettuare tramite il sito web www.archeogreggio.it o tramite l’evento Facebook pubblicato sulla pagina ArcheoGreggio. In caso di maltempo l’evento sarà rinviato.

Nelle scorse settimane gli studenti dell’Istituto di Arborio hanno partecipato ai laboratori didattici di ArcheoGreggio, a cura delle archeologhe Chiara Cerutti, Giulia Varetti e Gloria Carraro. I ragazzi hanno potuto scoprire il fascino di questa disciplina attraverso un approccio ludico: sono andati alla scoperta del tempo, passando attraverso un tunnel tutto da colorare e realizzando degli elaborati grafici, attraverso cui hanno imparato cosa sono le stratigrafie e come si mappa il campo di studio.

L’area in questione è stata scavata per la prima volta nel 2003, in occasione della realizzazione del TAV: nella porzione oggi occupata dalla vicina centrale elettrica di Greggio erano state trovate tracce di una necropoli romana, subito interamente recuperata, per consentire la realizzazione delle opere previste. A poche decine di metri di distanza in un’area più vasta, in corrispondenza di una risaia, erano emerse le tracce dell’antico villaggio rurale.

Nel complesso l’area di scavo è molto vasta: si parla di un terreno con dimensioni pari a circa tre campi da calcio. Terminati i lavori, il campo TAV è stato smantellato. Nel 2015 il Comune di Greggio e la Soprintendenza Archeologia del Piemonte hanno sottoscritto una convenzione per poter proseguire le attività di studio e ricerca, riprese nel 2018 grazie ai fondi TAV per le opere di compensazione.

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