Vercelli – Nell’aprile del 2015 andammo ad assistere, al teatro Viotti di Fontanetto Po, ad uno spettacolo – a metà tra il teatro e il concerto – che ci piacque enormemente: si intitolava “Lo scrigno e l’anima”: l’aveva scritto, messo in scena e interpretato un brillantissimo attore e regista fontanettese, Giovanni Mongiano, insieme con una sola attrice, altrettanto brava, Anna Antonia Mastino, e con un quartetto d’archi, il “Viotti”, guidato dal violinista Franco Mezzena.
Lo spettacolo, messo in scena dal TeatroLieve era, quella sera, in prima assoluta. Ne restammo affascinati. Profondo studioso della storia del suo paese, Mongiano aveva scelto di raccontare la vita del più grande fontanettese della storia, Giovan Battista Viotti, cogliendolo, ormai anziano e carico ricordi che affiorano nella memoria non più lucidissima, al suo ritorno a Londra, nel 1822, dopo le dimissioni da direttore del Teatro dell’Opera di Parigi.
Ospite della famiglia Chinney, Viotti (interpretato da Mongiano) confida alla cameriera di casa Chinney, Margaret (appunto Anna Antonio Mastino), i ricordi che affiorano anche grazie alla sua musica eseguita dai musicisti che i Chinney gli hanno messo signorilmente a disposizione per riempire le sue lunghe giornate del crepuscolo della vita (morirà appunto a Londra due anni dopo). Dai dialoghi con la cameriera e dalle evocazioni musicali, emergonoi grandi successi in tutt’Europa (ma soprattutto a Parigi) ed i personaggi incontrati: da Maria Antonietta e Caterina di Russia. In pratica, Viotti ripercorre in tal modo, tutta la sua straordinaria vita, fatta di trionfi, anche di dolori lancinanti e di tragedie, come la precipitosa fuga da Parigi per sfuggire (lui, il massimo musicista della corte di Luigi XVI) alla feroce repressione della Rivoluzione francese.
Il giorno dopo scrivemmo su questo giornale on line che si trattava di uno spettacolo “prezioso” per aumentare la conoscenza, ancora assai scarsa (malgrado Robbone e la Camerata Ducale), di Viotti nella nostra provincia e auspicammo che potesse essere rappresentato, prima o poi, anche al Civico di Vercelli.
Poco più di due anni dopo, tornammo al Teatro Viotti di Fontanetto Po, in occasione del primo “Day&Night” organizzato dalla Ducale, assistemmo ad una memorabile riedizione dello spettacolo in forma ridotta: stavolta, con Mongiano e la Mastino (sempre bravissimi) non c’era più il Quartetto di Mezzena, ma un Quintetto della Camerata Ducale che comprendeva Guido Rimonda e anche la figlia, Giulia. Pure in quella circostanza restammo rapiti e ci augurammo che quella meraviglia potesse essere rappresentata al Civico di Vercelli per le scuole.
Ebbene, i nostri due desideri sono stati esauditi dalla Ducale, in collaborazione con il Comune di Vercelli. “Lo scrigno e l’anima” sarà inscenato in versione integrale sabato 15 dicembre, alle 21, al Civico, nella versione integrale, per il XXI Viotti Festival, e sarà pure rappresentato, per gli studenti, delle scuole medie e delle superiori, le mattine del 13 e del 14 dicembre, sempre al Civico, con inizio alle 11. Oltre ai due attori, Mongiano e la Mastino, ne saranno protagonisti i musicisti della Ducale Guido e Giulia Rimonda (violino), Maria Martianova e Paolo Chiesa (violino), Laura Hernandez (viola), Daniele Bogni (violoncello) e Roberto Stilo (contrabbasso).
Alle 20,30 di sabato 15, mezzora prima dello spettacolo, al Ridotto del Teatro, Alessandro Simoni presenterà la linea di una nuova maglia di lana, “Viotti Le Tricot”, il cui primissimo modello è stato donato al Presidente Mattarella durante il concerto della Ducale in Svezia. Alessandro Simoni, titolare della ditta di Palazzolo, il cui brand “Alessandrosimoni” (tutto attaccato) è ormai famoso a livello internazionale, spiegherà come sia nata l’idea di creare la maglia in lana “Viotti Le Tricot”, partendo dalle memorie memorie del musicista in cui viene riportato che, giovanissimo, egli ricevette in dono dalla mamma, scomparsa prematuramente, una maglia in lana che egli stringeva sempre tra le braccia, anche in età adulta, quando si trovava in difficoltà.
La “Viotti Le Tricot”, realizzata con tre filati di lana vergine e di tecnologia, sarà commercializzata appunto dopo la presentazione ufficiale di sabato 15 dicembre al Ridotto del Teatro. Il lancio di “Viotti Le Tricot” si svolge in collaborazione con un’altra prestigiosa realtà della provincia, la Colombara di Piero Rondolino.
EDM