Realizzata dall’amministrazione Corsaro 2, quasi alla scadenza del mandato amministrativo 2009-2014, e poi rilevata dalla giunta Forte che non aveva sviluppato iniziative infrastrutturali per valorizzarla, la pista di skateboard
di strada per Olcenengo ora avrà importanti vicini di casa: tre campi all’aperto per il basket e la pallavolo, per il tennis e per gli sport rotellistici con spogliatoi per tutte le attività.
E’ la ditta “Madef” di Caresanablot ad essersi aggiudicata l’appalto di 900 mila euro: i lavori per la nuova area sportiva di 6 mila metri quadri partivano entro giugno e dureranno, secondo le previsioni, un anno.
Il progetto è stato presentato questa mattina sul posto dal sindaco Andrea Corsaro, dal vice sindaco Massimo Simion e dall’assessore allo Sport Mimmo Sabatino con il dirigente del settore edilizia Marco Tanese, che si è occupato dell’appalto, ala presenza di esponenti dell’impresa aggiudicataria.
Durante l’incontro con i giornalisti è stato fatto osservare che questa nuova area sportiva fa parte di un “cluster”, che comprende anche la ristrutturazione del PalaHockey dell’Isola (progetto da 600 mila euro) finanziato cin i fondi del Pnrr. La nuova hockeyistica all’aperto consentirà anche alle due società sportive cittadine di programmare allenamenti del di fuori del “PalaPregnolato”.
Per ora non sono previsti impianti di intrattenimento e ristoro (perché il bando non li contemplava), ma il Comune è intenzionato a realizzarli in un secondo tempo.
A che serve una struttura del genere se poi non la si collega in qualche modo? Via Donato è abbandonata a sé stessa, strada Olcenengo è pericolosa e senza marciapiedi, ambedue operate di camion diretti alla riseria o alla Sifte Berti… nonostante ciò è abbastanza comune vedere dozzine di ragazzini sul bordo della strada che si recano allo skate park: in bici, a piedi, in skate o monopattino.
Sarebbe essenziale sistemare via Donato, sistemare i marciapiedi e realizzare una ciclabile sicura vietando la sosta delle auto (che già sarebbe vietata ma nessuno la rispetta), e costruire il famoso cavalcaferrovia ciclopedonale, tanto atteso e promesso sin da quando s’è chiuso il passaggio a livello di via Monte Bianco.