Covid: lockdown soft nelle regioni a livello rosso, coprifuoco dalle 22 alle 5 e scuola a distanza dalla seconda media

Arriverà in serata il quattordicesimo Dpcm del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, come misura per contrastare il diffondersi dei contagi da coronavirus.

Mentre è ancora in corso l’ultima riunione con le Regione, e il testo definitivo del Dpcm sta subendo le ultime limature, è ormai palese che alcune misure saranno quelle che in questi giorni sono state anticipate.

L’Italia verrà suddivisa in aree verdi (a nessun rischio), gialle (a medio rischio contagio) e rosse (ad alto rischio contagio). Il Piemonte, con i dati che si susseguono in queste settimane, pare sarà collocato in zona rossa.

Vi sarà lo stop agli spostamenti tra Regioni rosse e/o gialle, cioè a rischio elevato o medio, e libertà di circolazione solo in quelle verdi.

Per il vice ministro della sanità, l’oncologo PierPaolo Sileri, vi saranno “Lockdown temporanei, i lockdown non saranno come a marzo e le misure avranno una durata temporanea. Serve un minimo indispensabile di due o tre settimane”.

Misure d’intesa con Regioni valide per 15 giorni (lockdown per le zone più a rischio)

Nelle Regioni che si collocano in uno scenario di massima gravità e con livello di rischio alto (zone rosse o più a rischio, nel documento si usa la dicitura «livello 4») accadrà questo:
– vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dalla Regione e anche all’interno del territorio stesso (sempre salvo necessità e urgenza).
– chiusi i negozi al dettaglio, tranne alimentari, farmacie, edicole; chiusi i mercati di generi non alimentari;
– chiusa l’attività di bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie: resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio, nonché fino alle ore 22,00 la ristorazione con asporto
– sospese le attività sportive, anche svolte nei centri sportivi all’aperto
– è consentito svolgere individualmente attività motoria (passeggiate) in prossimità della propria abitazione, nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di mascherina; è altresì consentito lo svolgimento di attività sportiva esclusivamente all’aperto ed in forma individuale
– attività scolastica in presenza per scuola dell’infanzia, elementare e prima media
– sospese attività di parrucchieri, barbieri, estetisti.

I provvedimenti saranno valutati su base settimanale, e avranno la durata minima di 15 giorni: se una Regione entra in zona «rossa», vi rimarrà per due settimane almeno.

Il meccanismo prevede che ogni Regione si collocherà in uno scenario («livello 3» o «livello 4») in base a criteri oggettivi.

Ma fondamentale sarà il ruolo del ministro della Salute, che potrà adottare ordinanze d’intesa con il presidente della Regione per prevedere «l’esenzione dell’applicazione di una o più misure» restrittive, anche in «specifiche parti del territorio regionale». È proprio su questo punto che le Regioni hanno sollevato al governo maggiori perplessità, chiedendo di «instaurare un contraddittorio per l’esame dei dati con i dipartimenti di prevenzione dei servizi sanitari regionali prima della adozione degli elenchi delle Regioni» da inserire nelle zone rosse.

Le Regioni che — ad oggi, e prima del suddetto «contraddittorio» — sarebbero a rischio lockdown sono Lombardia, Piemonte, Alto Adige, Valle d’Aosta e Calabria.

 

Versante scuola

La scuola sarà in presenza fino alla prima media nelle zone rosse (le altre lassi vanno in didattica a distanza). Nella maggioranza si sarebbe inoltre raggiunta l’intesa sulle altre misure nazionali, dalla chiusura dei centri commerciali nei weekend allo stop a musei e mostre.

Coprifuoco dalle 22 alle 5

“Dalle ore 22:00 alle ore 5:00 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È in ogni caso fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche, per tutto l’arco della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o fruire di servizi non sospesi”. Lo si legge in una prima bozza, ancora provvisoria, del Dpcm che il governo discute con le regioni prima del varo.

Tutte le misure decise verranno poi declinate su base regionale con le Regione che potranno, in caso di necessità, anche inasprirle.

La misure del nuovo dpcm, inoltre, entreranno in vigore da giovedì infatti si legge: “si applicano dalla data del 5 novembre 2020, in sostituzione di quelle del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 24 ottobre 2020, e sono efficaci fino al 3 dicembre 2020”.

 

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