A Vercelli un polo internazionale della logistica: arriveranno oltre mille assunzioni

 

Vercelli – Da oggi si apre il nuovo futuro per quel che resta dell’area Pip, ossia la zona all’ingresso di Vercelli dove già sorge il capannone di Amazon, che nel giro di un paio d’anni si trasformerà nella prima sede italiana di un gigante francese della logistica internazionale: la Apcr. Un gruppo che garantirà a Vercelli e al vercellese un minimo di 800/1000 assunzioni a tempo indeterminato, ma che potrebbero arrivare anche a 1500.

 

La notizia che l’area da 400mila metri quadri, ossia ciò che rimaneva del Pip, sarà destinata alla proposta che era stata presentata dall’azienda francese, è stata data oggi in Comune dal Sindaco di Vercelli Maura Forte, assieme agli assessori al Bilancio e al Patrimonio Andrea Coppo e Mario Cometti. E si tratta di una vera “bomba” per quel che riguarda sia l’occupazione, sia gli introiti del Comune che, tra alienazione del terreno e oneri di urbanizzazione, potrà vedere arrivare una cifra che sfiora gli 8 milioni di euro.

Le novità in termini di aziende in arrivo a Vercelli potrebbero però non fermarsi qui, infatti per quella stessa area erano state fatte altre due proposte, una di una azienda lodigiana, la Asco, che si occupa di lavanderia industriale in cerca di un terreno da almeno 38mila metri quadri, e una di un soggetto anonimo (che si dice voglia trasferire vicino a Vercelli un’azienda della Valsesia) che ricercava un’area da 113mila metri quadri. A queste due realtà la stessa Amministrazione offrirà nel primo caso l’area Nordind (resa disponibile dopo il fallimento) e nel secondo caso proporrà l’accordo con l’area di un privato, con buone possibilità che anche questi insediamenti vadano in porto. Generando anche in questo caso dei nuovi posti lavoro, che per la lavanderia si dice siano almeno un centinaio nel giro di due anni.

 

La pianta dei capannoni realizzati

Ma torniamo all’arrivo dell’azienda francese che promette di essere assai importante per quel che riguarda il tessuto cittadino, visti i progetti in cantiere e le ricadute che potrebbero realizzarsi per il territorio. Anzitutto si tratta di una azienda transalpina che, come ha sottolineato lo stesso sindaco, ha scelto Vercelli per il suo primo polo in Italia (con il progetto di svilupparsi poi anche in altre zone della Nazione), proprio per la posizione strategia sia per quel che riguarda l’accesso alle autostrade, sia per la vicinanza con la ferrovia ad alta velocità che la collegherebbe con una seconda sede che si trova a Lione, grazie anche al progetto Tav, quando verrà realizzato.

La Apcr è in realtà un gruppo che comprende sia l’azienda che si occupa di logistica, sia l’azienda che si occupa di realizzazione del sito, sia una azienda che si occupa di formazione avanzata. Già, perché tra i progetti messi in campo dai transalpini c’è anche quello di realizzare a Vercelli, nel polo che sarà costruito nel giro di due anni, un centro di formazione avanzata per i giovani, per le imprese innovative e le per le start up, un vero Hub che potrà trovare terreno fertile anche in una collaborazione con l’Università, come ha ribadito il sindaco Forte “Università con la quale abbiamo già messo in piedi il discorso”.

 

La Apcr, per capire le dimensioni dell’azienda, ha fatturato nel 2015 49 milioni di euro, che sono diventati 56 nel 2016, 84 nel 2017 e conta di arrivare a 125 milioni di euro per quest’anno. Si tratta, per cui, di un soggetto in forte crescita che conta tra i suoi clienti, ad esempio, una grande realtà che si occupa “del freddo e del super freddo” e altre cinque grandi aziende tra cui anche una con un bilancio da 53 miliardi di euro. Le assunzioni, come detto, saranno garantite al minimo, dal contratto che sarà sottoscritto, in 800/1000 unità a tempo indeterminato, con una necessità di personale al 30% con qualifiche basse (scuola media), un 50% con almeno il diploma e un 20% di laureati. Il numero degli assunti però potrebbe oscillare di molto al rialzo in rapporto ai contratti che la Apcr chiuderà in futuro. E avrà un ulteriore aumento del 20% nel numero degli occupati, nei periodi di picco, in questo caso però con contratti a tempo determinato.

Nel progetto di insediamento, e di realizzazione dei capannoni, lo stesso Comune ha chiesto e ottenuto che venissero coinvolti subito sia le imprese locali, sia anche risorse locali in termini di addetti. I capannoni che verranno realizzati nell’arco di due anni saranno tre e risponderanno a precisi parametri ambientali, con iad esempio impianti fotovoltaici e solari, che rispettano la normativa “Bream”.

Nel progetto verrà inoltre riqualificata parte della cascina Malgaria, dove avranno sede gli uffici e la parte relativa alla formazione e a quello che di fatto sarà l’incubatore di impresa. Sarà realizzato anche un asilo nido interno all’area, per i lavoratori, ed è in cantiere, sempre nell’area che sarà costruita, anche l’idea di costruire un data center, che potrà servire oltre alle aziende clienti della società francese anche le imprese vercellesi.

Come detto il comune potrà introitare, tra oneri di urbanizzazione e ricavo per la vendita del terreno, circa 8 milioni di euro.

 

Ovvia la soddisfazione del Sindaco Forte, assieme agli assessori Cometti e Coppo. “Si tratta della realizzazione di un progetto che nasce nel lontano 2006 (quando c’era l’amministrazione Corsaro, ndr) – spiega Maura Forte – con la delibera per il progetto Crescita Vercelli. Che poi si è sviluppato negli anni, con il bando del 2008, con le delibere del 2010 e quelle che poi sono seguite. Un percorso che ha coperto diversi anni e diverse amministrazioni. La scelta del soggetto con il quale abbiamo l’accordo, per questo polo della logistica internazionale, deriva anche da un confronto e una condivisione che abbiamo avuto, su un progetto così ampio e di impatto sociale, con le associazioni di categoria, con i capigruppo, e del quale abbiamo parlato in quarta commissione”.

 

“Credo sia una notizia molto positiva e importante per Vercelli – ha proseguito la Forte – perché non solo si creeranno centinaia di posti di lavoro a tempo indeterminato, ma verrà realizzato un vero e proprio incubatore d’impresa. Ciò perché l’azienda francese si occupa di logistica di alto livello e tiene a formare personale di alto livello, ma anche a coltivare idee innovative e imprese giovani. L’azienda si è già detta disponibile a predisporre un budget di partenza di 300mila euro per la formazione, rimanendo aperta a discutere di ulteriori investimenti per il territorio in questo ambito. Un percorso che ha già intrapreso sia a Lione che a Chambery. E oggi ha scelto Vercelli per la sua invidiabile posizione strategica, per quel che riguarda i collegamenti sia stradali che ferroviari. Un fatto che dimostra anche l’importanza dei collegamenti veloci come la Tav. Ho già infatti iniziato a discutere in Regione sulla sempre maggiore importanza di potenziare queste strutture. Siamo dunque lieti di questa opportunità di crescita e sviluppo del nostro territorio”.

 

E i tempi di realizzazione di tutto ciò? Potrebbero essere assai rapidi, perché i francesi già la prossima settimana, o al massimo nel giro di una decina di giorni, sarebbero a Vercelli per la presentazione ufficiale del progetto. Mentre i cantieri potrebbero avviarsi già in primavera.

 

Luca Avenati

 

Le immagini dei progetti

 

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