“A Vercelli con Dante” passeggiata storica all’Abbazia di Sant’Andrea organizzata da La Rete

Una passeggiata storica, organizzata nell’anno delle celebrazioni per il settecentesimo anniversario della scomparsa di Dante Alighieri è l’evento che l’associazione “La Rete – Consulta per la promozione del territorio vercellese” ha programmato per il weekend del 4-5 settembre presso l’abbazia di S. Andrea.

“A Vercelli con Dante”, iniziativa, che segna la ripresa a pieno regime delle iniziative dell’associazione, dopo un lungo periodo di inevitabile sosta forzata a causa della pandemia Covid, è stata presentata ufficialmente nel pomeriggio di ieri nel corso di una conferenza stampa presso il dehors del bar “Diqui” di viale Garibaldi 96.
“La passeggiata – ha spiegato il Coordinatore Maurizio Roccato – racconterà gli interessanti e inediti legami tra la nostra città e l’opera del Sommo Poeta che pure, nei suoi numerosi e lunghi viaggi, non risulta mai essere giunto in visita a Vercelli. La passeggiata storica sulle tracce di Dante Alighieri è a titolo gratuito, senza necessità di prenotazione; sarà sufficiente presentarsi al punto di ritrovo, dove i partecipanti verranno divisi in gruppi che saranno accompagnati lungo un percorso guidato della durata di circa 45 minuti. Nella giornata di sabato, gli orari di visita sono fissati dalle 9.30 alle12.30 al mattino e 14-18 al pomeriggio, mentre domenica sono in programma solo le visite nell’orario pomeridiano. A complemento dell’iniziativa, sarà disponibile per chi fosse interessato, il quattordicesimo video-documentario su Vercelli prodotto da “La Rete”, il DVD dal titolo “A Vercelli con Dante”.
Ma quali sarebbero i legami, di cui si parla nella presentazione dell’evento, che legherebbero Dante a Vercelli? “L’idea – osserva Silvano Beltrame, tra i promotori più fervido dell’evento – nasce dalle celebrazioni per i 700 anni dalla scomparsa di Dante ed è figlia della nostra curiosità di scoprire quali e quante correlazioni ci fossero tra il Sommo Poeta e Vercelli; dopo accurate ricerche, abbiamo scoperto che i collegamenti sono molti più di quanti in realtà si potesse immaginare e sono praticamente tutti legati alla Divina Commedia. “A Vercelli con Dante” è l’occasione giusta per approfondire una volta per tutte le origini e i motivi dei tanti riferimenti espliciti a Vercelli che il Sommo Poeta cita nei propri scritti, compresa una Epistola indirizzata all’imperatore Arrigo VII. Cercheremo di spiegare nel dettaglio quali collegamenti intercorrono tra l’abbazia di Sant’Andrea e la Divina Commedia e quali riferimenti legano Dante e due “illustri ma dimenticati” vercellesi del passato come il fisico Antonio Garbasso, uno dei più importanti scienziati italiani nella seconda metà dell’ottocento ed il pittore franco-vercellese Louis Boulanger, che illustrò l’Inferno in una famosa edizione della Divina Commedia pubblicata a Parigi. Tanti interessanti e curiosi legami tra Dante Alighieri e la nostra città, illustrati lungo un percorso alla fine del quale scopriremo che la figura del Sommo Poeta e la città di Vercelli sono molto più vicine di quanto si fosse mai pensato in precedenza”.

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2 Commenti

  1. rimembriti di Pier da Medicina, se mai torni a veder lo dolce piano (la pianura padana) che da Vercelli a Marcabò dichina (Dante).

    Come ammesso onestamente nel testo, più che di legami di Dante con Vercelli, è corretto parlare di NUMEROSI legami di Vercelli con Dante. Dato l’importante anniversario, e la nota citazione, ce ne sarebbe abbastanza per parlar di Alighieri, ma s’è voluto, e l’idea mi piace, sottolineare qualche aspetto aggiuntivo, puramente localistico. Perché Dante non s’è mai recato a Vercelli? .. innanzitutto perché allora le ferie non erano una consuetudine paragonabile all’oggi. Dante, più che decider una partenza veniva solitamente cacciato via di casa sua. Sfrattato! .. Non risulta che sia venuto da noi, ma non lo si può escludere. Indizi? Ipotesi? Ne faccio una, Vercelli allora era “di chiese piena” .. e certamente vi si recavano tante donne, anche più belle di Beatrice .. Si sa che fu figlio di Alighiero e nipote di Bellincione .. ma .. che si sa di Bellincione? Bellincione fu figlio di Alighiero di Cacciaguida .. evidentemente sempre toscano .. ma questi a sua volta da chi nacque? soccorre (ancora..) Wikiipedia: “Non si conoscono molte notizie storiche sulla sua biografia” …. ECCO! .. mi piace immaginare (ne può esser provato il contrario) che egli discenda da padre Maliano e madre caresanese. Forse Dante non venne per davvero proprio mai a Vercelli perché, già allora notoriamente tutta pianeggiante, non aveva un sasso sul quale il Poeta potesse recarsi a pensare. Oppure perché, attorniata com’era di boschi densa di viali cittadini, temeva la caduta alberi. Comunque siamo di gran lunga più legati a Dante di quanto non lo sia Biella. Neppure un mio amico, Dante, della Carisver, può vantare legami totali con Vercelli,
    Ma poi, altri punti di contatto si scopriranno un giorno .. nel tempo, nella vita e nelle cose v’è sempre “qualcosa” di sorprendente e ignoto, per fortuna.
    http://biblioteca.hiposter.ru/book/gli_asparagi_e_l_immortalita_dell_anima__1157679-pdf-download.html

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