Avevano trovato uno stratagemma semplice ma efficace, per impossessarsi di caldai per il bagno di valore, prese da una rivendita di Cigliano, pagandole invece una cifra irrisoria. Semplicemente staccavano il codice a barre dalla confezione di quelle meno costose, che curiosamente era identica a quella delle caldaie più care, e l’attaccavano sulla scatola che interessava passando poi tranquillamente alla cassa. Così sono riusciti a sottrarre 5 caldaie per 5000 euro pagando solo 440 euro, fino a che non sono stati fermati e accompagnati in caserma dai Carabinieri di Cigliano che hanno arrestato uno dei due e denunciato il connazionale per truffa aggravata e continuata in concorso.
Il trucco dello scambio del codice a barre dunque era semplice ma efficace. A mettere nei guai gli autori dell’ingegnosa truffa, due romeni residente rispettivamente a Chivasso e Torino, è stata stata però la voglia di proseguire a prendere caldaie. I due, infatti, avevano preso di mira il Brikò di Cigliano e, visto che lo stratagemma funzionava, dopo il primo colpo andato a segno i due sono tornati nei giorni successivi, riuscendo ad asportare 5 caldaie per un danno di circa 5000 euro, pagando in realtà 440 euro pari al valore dei 5 scaldabagno.
Nel frattempo il responsabile del reparto si era accorto che dallo scaffale mancavano 5 caldaie e quindi ha fatto una verifica contabile accertando che in realtà non risultavano vendute. Analizzando le immagini a circuito chiuso, l’amara sorpresa del modus operandi posto in essere.
Dopo aver ricevuto la denuncia i Carabinieri della stazione, al comando del maresciallo Antonio Renna, hanno predisposto un servizio di osservazione durato alcuni giorni, sino a quando, domenica pomeriggio i due romeni si sono presentati al negozio e dopo aver staccato e riattaccato il codice a barre si sono portati alle casse per pagare lo scaldabagno al cui interno c’era la sesta caldaia.
Mentre stavano per salire in auto, convinti oramai di averla fatta ancora franca, sono stati bloccati dai carabinieri di Cigliano. Accompagnati in caserma uno dei due è stato arrestato perché gravato da precedenti penali della stessa natura, mentre l’altro, incensurato, è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Vercelli per truffa aggravata e continuata in concorso.
La caldaia è stata restituita al gestore del negozio che ha ringraziato calorosamente i carabinieri di Cigliano per l’esito positivo della vicenda.
Nella mattinata odierna c’è stata l’udienza per direttissima davanti al Tribunale di Vercelli. Nei loro confronti sarà avanzata una proposta di foglio di via obbligatorio da Cigliano per la durata di tre anni.