A Trino nei primi cinque mesi dell’anno 11 morti in più rispetto allo stesso periodo del 2019

Un incremento del 25% della mortalità generale, con 56 decessi registrati nei primi 5 mesi del 2020 contro i 45 che erano stati registrati nello stesso periodo del 2019 a Trino: in pratica 11 in più. Decessi che si sono maggiormente concentrati nelle fasce d’età 70-74 e tra gli over 80. È il dato che spicca nel rapporto appena diffuso dall’Osat, l’Osservatorio Ambientale Trinese diretto dal dottor Christian Salerno, che ha condotto un’indagine di prima analisi del trend di mortalità a Trino nei primi cinque mesi del 2020, periodo in cui è esplosa l’emergenza Covid.

Va ricordato che la comunità di Trino conta su circa 7mila abitanti, per cui si tratta di un campione di certo rilevante.

Interessanti sono, dunque, i dati che raccontano di un incremento della mortalità soprattutto tra la metà di marzo 2020 e la metà di aprile 2020, per poi tornare a numeri in flessione che si riallineano con l’anno prima alla metà di maggio. Su tutto, a rendere più difficoltosa l’interpretazione, rimane l’annoso problema nel conteggio della mortalità di persone che, pur se contagiate da Covid, presentavano patologie importanti pregresse.

 

“In generale nel periodo in studio si sono osservati 56 decessi nel 2020 e 45 nel 2019 con un incremento del 25% circa – spiega il dottor Salerno -. Ad oggi i soggetti morti per Covid ufficialmente sono 9 anche se è bene precisare che una parte di loro presentavano diverse patologie tumorali e non”.

Nella sua nota di esposizione dei dati rilevati, vi sono anche tre grafici che meglio rendono l’idea del progresso e poi della evidente flessione della mortalità generale.

“In particolare dal grafico N°1 – in foto sotto – si osserva come vi sia stato uno scostamento sensibile rispetto al 2019 tra la seconda metà di Marzo e il 15 Aprile per poi avere un iniziale allineamento al dato dell’anno scorso” si legge nella nota diffusa ai giornali.

 

La seconda analisi invece approfondisce le fasce d’età: “Il grafico 2 – foto sotto – invece analizza gli scostamenti tra i due periodi per fasce di età: si nota che le maggiori differenze si sono verificare tra gli over 85 (aumento di circa il 90%) e nella fascia 70-74. Infine, il grafico 3 – sempre sotto – considera anche la suddivisione tra uomini e donne spiega come questi scostamenti, sia negli over 85 e sia nel gruppo 70-74, siano dovuti ad una maggiore mortalità tra il genere femminile”.

 

L’analisi, insomma, cristallizza una situazione in miglioramento, vista la flessione della mortalità di quest’ultimo mese (dalla metà di aprile alla metà di maggio) verso una media simile a quella del 2019, fotografando però anche un’incidenza percentualmente alta (+25%) rispetto al 2019, pur se il dato numerico di +11 (in termini statistici ovviamente) non è altissimo rispetto ad altre zone. Materiale che, dal punto di vista epidemiologico, sicuramente potrà stimolare delle riflessioni.

L’Osat proseguirà nell’osservazione dei dati epidemiologici sull’evoluzione della malattiva Covid a Trino: “Sarà obiettivo dell’Osat – conclude infatti Salerno -, attraverso anche il recente suo potenziamento, riservare una parte delle sue risorse scientifiche alla sorveglianza sanitaria ed epidemiologica dei soggetti infetti e poi guariti dal COVID 19”.

 

l.a.

 

 

 

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