Trino, l’inno di don Bosco e Panis Angelicus per l’addio a Pinu Comazzi

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Trino – “Don Bosco ritorna tra i giovani ancor / ti chiaman frementi di gioia e d’amor”. Il suo caro inno (“Giù dai colli”), intonato dalla figlia Alessandra, e preceduto da una magnifica interpretazione, a cappella, del “Panis Angelicus”. A seguire, infine, le “Tristezze” di Chopin eseguite all’organo.

Così, questa mattina, nella parrocchiale, Trino ha detto addio ad uno dei suoi figli conosciuti e amati, l’ex tipografo de “La Stampa” (ma per tutti i lettori del quotidiano torinese “il” tipografo di Trino) Pinu Comazzi, morto a 95 anni per le complicazioni di una caduta accidentale mentre si trovava in vacanza, in Spagna, con la figlia – critico televisivo de “La Stampa” – e il genero Giorgio.

A stringersi attorno a Sandra tanti amici giornalisti: dal vice direttore Marco Zatterin agli ex redattori capo Dario Corradino e Laura Carassai, ai colleghi degli Spettacoli. L’amministrazione comunale di Trino era rappresentata – su delega del sindaco, Daniele Pane – dalla consigliera Marilisa Frison, con la fascia tricolore.

Tanta commozione e poche, ma bellissime parole della figlia, al termine della funzione religiosa celebrata dal parroco, don Patrizio Maggioni. Ha detto Alessandra Comazzi, rivolta al padre: “Eri un signore d’altri tempi, che ha sempre aiutato tutti, fino all’ultimo. Soprattutto eri un uomo buono che amava la sua città, Trino, la Partecipanza dei Boschi e don Bosco”. Di qui l’ultimo omaggio, con il pensiero al Santo: “Oggi, o Padre, non più solo / per le strade passi ancora, / dei tuoi figli immenso stuolo / con gran giubilo t’onoran”.

Edm

(Nella foto, Alessandra Comazzi mentre ricorda il padre all’interno della parroccchia di Trino)

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