Avevano lasciato una loro impronta digitale in bella vista su un mobile di una casa in cui stavano commettendo un furto. È questo che ha portato la polizia a sgominare una banda di topi d’appartamento. Quattro le persone arrestate, tre di loro sono in cella, il quarto invece è stato destinatario di obbligo di firma. Due sono giovanissimi, poco più che ventenni, gli altri 50enni.
La polizia è partita da un’impronta digitale e, attraverso un’attività di indagine scientifica, di pedinamento e di controllo del territorio sono arrivati a sgominare una banda di quattro persone dedita al furto in appartamento e, più in generale, ai reati contro il patrimonio.

La terza sezione della Squadra Mobile della Questura di Vercelli era da tempo impegnata in un’attività di indagine su numerosi furti in abitazione commessi in appartamenti del centro cittadino.
L’attività di indagine è partita grazie al ritrovamento di un’impronta digitale di uno dei ladri, trovata all’interno di un cassetto dove erano custoditi alcuni gioielli all’interno di un alloggio di via Natale Palli. Grazie all’abile lavoro svolto nel corso del sopralluogo dal personale del locale Gabinetto di Polizia Scientifica si è così potuta avviare l’indagine. Il soggetto individuato, così come si scoprirà poi dei complici – tutti italiani e residenti a Vercelli – era già noto alle forze dell’ordine per una serie di reati specifici.
L’esito di tale accertamento permetteva di avviare una serrata attività d’indagine che ha consentito l’identificazione di quattro persone che, a vario titolo, operavano in questo tipo di attività criminale. Passo dopo passo gli uomini della Mobile, guidati dal dirigente Gianluca Tuccillo, sono così arrivati a indentificare tutti i componenti della banda era costituita da quattro cittadini italiani, due di giovanissima età (tra i 20 e 30 anni) e due di età adulta (50 – 60 anni), tutti già noti alle forze dell’ordine per molteplici precedenti penali per reati contro il patrimonio.

L’attività investigativa ha consentito di accertare la responsabilità penale dei ladri in almeno quattro differenti furti in abitazione: il primo perpetrato in Via Natale Palli, nel corso del quale sono stati asportati vari oggetti di valore; il secondo commesso in via Marco Polo; in tale occasione, oltre a vari oggetti presenti nell’abitazione (gioielli, orologi e denaro contante), i malviventi si sono impossessati anche di un’autovettura che hanno poi tentato di rivendere; il terzo commesso in via Piero Lucca, che ha consentito ai malviventi di impossessarsi di numerosi gioielli.
In tutti questi casi i malviventi si sono introdotti nelle abitazioni forzando le porte d’ingresso con l’utilizzo di arnesi atti allo scasso. L’ultimo furto è stato invece commesso in via Lullo, nel corso del quale sono stati asportati gioielli, computer ed altri oggetti di valore.
In quest’occasione uno dei componenti della banda, sottoposto poi all’obbligo di dimora, aveva rinvenuto il mazzo di chiavi d’ingresso dell’abitazione nei pressi della stessa e contattava gli altri due malviventi per organizzare il furto.
Oltre a questi furti, i malviventi si sono resi responsabili di altri due episodi delittuosi, ossia un furto in un noto negozio di una catena commerciale e la vendita di parte della refurtiva, provento dei furti, con l’utilizzo di un documento contraffatto, ad un “compro oro” della città.
Raccolti gli indizi di colpevolezza, il Gip del Tribunale di Vercelli, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ha emesso quattro ordinanze cautelari.
All’alba di giovedì scorso i quattro uomini sono stati raggiunti dagli agenti della Terza Sezione della Squadra Mobile che hanno dato esecuzione alle tre ordinanze di custodia cautelare in carcere e al provvedimento di obbligo di dimora, recuperando nelle successive e accurate perquisizioni parte della refurtiva, oltre ad altri beni che potrebbero essere provento di svariate attività illecite.
Allo stato, sono in corso ulteriori indagini per verificare se i quattro malviventi si sono resi responsabili di altri episodi delittuosi.





