Tenere allenata la mente: perché è importante e piccoli trucchi

“La mente è come un paracadute, funziona solo se si apre” recita una citazione attribuita ad Albert Einstein. E per far funzionare la mente occorre tenerla allenata. Il cervello, infatti, funziona come un muscolo e tanto più viene utilizzato, quanto più riesce a sviluppare connessioni e abilità a volte sorprendenti. È stato ampiamente dimostrato come esista una reale connessione tra stato di salute cerebrale e invecchiamento: dagli anni ’70, infatti, grazie all’introduzione delle nuove metodologie delle neuroscienze, il cervello è stato definito come un organo plastico. Siamo dunque in grado di portare cambiamenti alla struttura fisica del cervello, alle sue funzioni cognitive e all’organizzazione dei neuroni semplicemente allenandolo nel modo giusto. Uno dei segreti è essere curiosi di imparare nuove cose. Si può essere curiosi di imparare a dipingere, oppure di capire come si gioca a poker o qualsiasi altro gioco di carte. C’è chi vuole imparare a cucinare e chi vuole imparare una nuova lingua. Ecco, questi stimoli possono essere molto utili per tener allenata la mente.

 

La struttura del nostro cervello

Il nostro cervello funziona attraverso il sistema nervoso che riceve stimoli sia dall’ambiente esterno che da quello interno e li “analizza” in modo da produrre nei vari organi risposte appropriate e coordinate. Questo organo è considerato il più complesso e misterioso del nostro organismo, in grado di controllare molteplici funzioni molto diverse tra loro e alla base della vita di tutti noi, quali la memoria, il linguaggio, i movimenti di braccia e gambe e il funzionamento in genere di tutti gli organi presenti nel corpo con conseguente regolazione ad esempio del respiro e del battito cardiaco.

 

Consigli per allenare la mente

Sapevate che per allenare la mente dobbiamo fare attività fisica? Ebbene sì, studi dimostrano che eseguire esercizi fisici permette di riorganizzare il cervello in modo che sia più resistente alle sollecitazioni. L’esercizio fisico regola il rilascio della noradrenalina nel cervello, che è coinvolta nelle risposte a stress e riduce gli attacchi panico. Viene interessata quindi la parte del cervello chiamata ippocampo ventrale.

 

Gli esercizi fisici hanno un effetto protettivo relativamente di lunga durata contro l’ansia. Sia che l’esercizio venga eseguito a bassa o media intensità, ha dimostrato di ridurre l’ansia. Tuttavia, chi fa esercizio fisico ad alta intensità è più propenso a sperimentare una riduzione di ansia maggiore, soprattutto tra le donne.

 

Anche attraverso la corretta alimentazione è possibile allenare la mente. Il primo passo è quello di concedersi una colazione sostanziosa. Saltare il primo pasto della giornata contribuirebbe ad incrementare quel senso di sonnolenza che costituisce di certo un ostacolo alla concentrazione.

 

Il nostro cervello, per rendere al massimo delle proprie potenzialità, ha bisogno di nutrirsi di glucosio. Oltre al glucosio, il “cibo” di cui la nostra mente si nutre, esistono altre sostanze che, se assunte con regolarità, possono aiutare a migliorare la nostra memoria e che quindi sarebbe meglio aggiungere alla nostra dieta. Alcuni esempi? Le Vitamine del gruppo B (come la B6, la B12 e la B9, l’acido folico) che proteggono le funzioni cerebrali e aiutano ad incrementare la memoria. Alcuni alimenti che le contengono sono: cereali integrali, semi oleosi, frutta secca, legumi, ortaggi (cavoli, radicchio, asparagi, spinaci), fegato, pesce, uova e latticini.

 

Omega 3 e DHA, fondamentali per il buon funzionamento del cervello, capaci di incrementare le capacità cognitive. Alcuni alimenti che le contengono sono: tutti i pesci, in particolare salmone, pesce azzurro, aringhe, sardine, sgombro, tonno.

 

Esistono inoltre alcuni rimedi molto semplici da utilizzare. Come ad esempio guardare gli oggetti al contrario. Prendiamo oggetti di uso comune e osserviamoli dopo averli messi al contrario; il nostro cervello certamente riconoscerà l’oggetto in questione, cioè il consueto pattern di forme e colori che lo identificano, ma noterà anche una serie di relazioni diverse dell’oggetto con l’ambiente circostante, così come dettagli nuovi e interessanti che ha già visto, ma sui quali non si è mai soffermato prima.

 

Allenare il tatto, poi, aiuta il nostro cervello a fare tantissime comparazioni e analogie con esperienze precedenti, molto diverse da quelle che fa utilizzando la vista.

 

Inoltre, l’incertezza rispetto a cosa si sta toccando ed il carattere giocoso del compito, danno a questo esercizio un contenuto emotivo che influisce positivamente sull’attivazione cerebrale

 

Altro consiglio degli esperti è quello di fare la doccia con gli occhi chiusi. Questo perché la vista è un senso potentissimo, di fatto il più potente quando si tratta di utilizzare la memoria; tuttavia, la usiamo così tanto che alla fine “spegne” un po’ tutti gli altri sensi.

 

E poiché ciascuno dei nostri sensi rimanda a delle aree cerebrali specifiche, se un senso viene utilizzato poco anche la sua area cerebrale di riferimento si attiva poco.

 

 

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