Il Tar dà ragione alla maggioranza: le surroghe vanno fatte entro 10 giorni

Il Tar, Tribunale Amministrativo di Torino, ha posto la parola fine alla telenovela delle surroghe e della sussistenza o meno del numero legale per iniziare il Consiglio comunale di Vercelli, respingendo in toto le ragioni dell’opposizione e dando ragione alla maggioranza e al Sindaco Maura Forte. Con la sentenza pubblicata oggi ha annullato i Consigli in cui non sono state approvate le surroghe dei quattro consiglieri dimissionari Mariapia Massa, Pier Giorgio Comella, Giordano Tosi e Donatella Capra, disponendo che entro 10 girono si convochi un Consiglio apposito in cui vengano regolarmente surrogati dai subentranti (Massimo Bignardi, Carlo Truffa, Francesca Tini Brunozzi e Valter Manzini) se essi non hanno cause ostative o invompatibilità. Ma non solo, se ciò non dovesse avvenire, il Tar ha disposto fin d’ora che entro i sette gironi successivi il Prefetto di Vercelli assuma il ruolo di “commissario ad acta” per provvedere d’imperio alle surroghe che, in assenza di ragioni ostative chiare, non possono in alcun modo non essere portate a termine, ledendo un diritto di coloro che ambiscono al ruolo di consigliere comunale. In pratica i consiglieri non possono non essere surrogati a prescindere dal diritto del Consiglio di esprimere il loro voto. Per il Tar, poi, la questione del numero legale rispetto alle surroghe non sussite, in quanto in aula quando le votazioni sono state fatte erano presenti 26 consiglieri.

Ecco il passaggio della sentenza in cui il Tar dispone che le surroghe vadano fatte subito:

“a) il Consiglio comunale di Vercelli dovrà essere convocato entro dieci giorni dalla pubblicazione della presente decisione, per provvedere, ai sensi dell’art. 38, ottavo comma, del d.lgs. n. 267 del 2000, alla surroga dei consiglieri dimissionari; b) il Consiglio comunale accerterà, a tal fine, l’insussistenza di eventuali motivi di incandidabilità, ineleggibilità o incompatibilità dei surroganti; c) in caso di inerzia o inottemperanza alla presente decisione, è fin d’ora nominato commissario ad acta il Prefetto di Vercelli, che entro i successivi sette giorni provvederà alla surroga in luogo del Consiglio comunale, assumendone tutti i poteri”.

 

Il Tar, però, non si è limitato a decidere solo sulle surroghe. Nella sentenza, infatti, il Tribunale amministrativo è anche intervenuto direttamente sulla questione del numero legale, dicendo chiaramente che in caso di contrasto tra la norma descritta dal regolamento comunale e quella descritta dallo Statuto, prevale per la gerarchia delle leggi quest’ultima e quindi i Consigli comunali a Vercelli possono validamente ritenersi aperti quando è presente un terzo dei Consiglieri assegnati per legge alla città (sono 32), come dice appunto lo Statuto. Quindi i Consigli sono validi con 11 consiglieri presenti. Ciò toglie anche l’argomento di principale contrasto all’opposizione, che aveva mandato nulle le surroghe proprio per protestare contro l’apertura dei Consigli a 11 presenti.

Questa sentenza del Tar, dunque, dovrebbe permettere alla maggioranza di Maura Forte di provvedere alle quattro surroghe, tornando a contare 16 consiglieri e spianando così la strada agli ultimi mesi di mandato del Sindaco, che scadrà all’inizio del prossimo anno.
Si chiude così, a meno di altri, eventuali, colpi di scena, uno dei capitoli più litigiosi e intricati, tra denunce, ricorsi, richieste di intervento del Prefetto e di parere del ministero, della storia del Consiglio comunale di Vercelli. Si apriranno però a breve le reazioni politiche. E infatti già nel pomeriggio è prevista a conferenza stampa in Comune.

 

l.a.

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