Si intitola Napoleone a Vercelli la mostra virtuale allestita da Luigi Bonarrigo, che è possibile visitare sul sito del Comune di Vercelli o al seguente link, voluta dall’Amministrazione e realizzata con i documenti conservati presso l’Archivio Storico della Città di Vercelli, salvati dall’incendio del 1814. Il percorso virtuale è organizzato in tre sezioni: Napoleone visto da Vercelli, Una nuova amministrazione e Società napoleonica.
«Sono soddisfatto di questa iniziativa – ha commentato il sindaco Andrea Corsaro – Sono molteplici i legami tra Napoleone e la nostra città, la targa a Palazzo Avogadro della Motta testimonia il suo passaggio a Vercelli dopo la vittoria della battaglia di Marengo, e numerosi sono i documenti conservati nel nostro Archivio Storico».
Il visitatore sarà proiettato in una realtà virtuale, dove passeggiando potrà ammirare documenti e fotografie e grazie alla voce narrante dell’attrice Laura Berardi si immergerà nell’atmosfera del tempo, sentendo risuonare gli echi delle grandi battaglie condotte da Napoleone.
La ricerca storico-archivistica è stata condotta da Alessandra Cesare, responsabile dell’Archivio Storico della Città di Vercelli e dallo storico Andrea Borgione che, tra centinaia di editti e manifesti hanno selezionato una ventina di documenti cartacei e pergamene. Tra questi alcuni documenti hanno attirato, in maniera particolare, l’attenzione dei ricercatori per la loro attualità: si tratta di un editto cittadino sulle battagliole combattute con sassi e fionde dai giovani vercellesi di quel periodo e un atto che parla delle vaccinazioni dell’epoca contro il vaiolo.
Tutti i documenti testimoniano la vita vercellese ai tempi di Napoleone, portando alla luce sia gli aspetti di carattere politico, amministrativo, sia quelli di tipo civile e sociale. Oltre ai documenti cartacei si potranno ammirare le immagini della carrozza dell’epoca che è conservata al Museo Leone e le immagini di palazzo Avogadro della Motta, luogo dove Napoleone pernottò più volte, ospite dei Conti Avogadro della Motta.
Vercelli riveste in quel periodo un’importanza strategica, economica e politica tanto che, nel 1799, diventa capoluogo del Dipartimento della Sesia e nel 1811 riceve da Napoleone in dono lo stemma di bonne ville con sigillo in cera rossa, che potrà essere ora ammirato dai visitatori.






Non è che la “visita” di N. fosse stata fatta per assaggiare i nostri vini o la panissa. Neppure per regalarci la Savoia (francese). La storia è sempre interessante, e si ripete .. non solo come, negli ultimi tempi, s’è visto con le multinazionali .. vogliono mari e monti .. https://www.fanpage.it/attualita/perche-tra-italia-e-francia-si-rischia-una-crisi-diplomatica-per-la-vetta-del-monte-bianco/
https://www.repubblica.it/economia/economia-del-mare/2018/04/12/news/confini_di_mare_italia-francia-191869081/
.. i francesi, da Napoleone a Macron .. soffrono di quella mania di grandezza che li ha illusi di poter conquistare persino la Russia (speriamo che, almeno in queel caso, ne siano guariti), ..l’attuale Presidente ha i suoi sogni personali più intimi e le sue pretese diplomatiche meno intime che continuano a spingerlo anche lontanissimo dai confini della Francia (che non riconosce) .. unico merito morale di Emanuele è quello di non approfittare del proprio prestigio per attorniarsi di belle donne .. https://www.ilgiornale.it/news/mondo/ultime-foto-macron-che-indignano-francia-1582681.html