Stop al numero chiuso a medicina: la “proposta Tiramani” ha l’ok del Ministro Grillo e di Salvini

 

 

La proposta di cancellare il numero chiuso con i test d’ingresso alle facoltà come medicina, passando a un metodo di selezione meritocratico durante il primo anno, lanciata dall’onorevole valsesiano Paolo Tiramani a metà settembre e concretizzata in una proposta di legge (leggi qui), sta prendendo piede, avendo sostenitori nel governo che si stanno schierando apertamente per il progetto.

È il caso del ministro della salute Giulia Grillo che in una intervista al Messaggero ha spiegato che “ci si potrebbe ispirare al modello francese”. In Francia, infatti, la facoltà di Medicina non ha il numero chiuso, ma l’ingresso è libero al primo anno, al termine del quale viene fatta una selezione per verificare chi possa andare avanti.

L’intento, spiega il ministro Grillo è quello di attuare “un modello di meritocrazia, democratico e aperto”. Piena convergenza con Tiramani dunque, anche per venire incontro alle necessità di medici negli ospedali.

 

Anche la Grillo individua nella continua emergenza della strutture ospedaliere e nei pronto soccorso, dove mancano i medici specialisti, la necessità di un intervento. E la causa sarebbe da rintracciare in “un’errata programmazione che dura da decenni”. Impossibile non fare un confronto col resto d’Europa, dove “esistono percorsi di formazione e lavoro in cui il medico laureato accreditato entra a lavorare negli ospedali. Anche i nostri laureati spesso sono presi all’estero per seguire questo percorso che consente di avere medici perfettamente in grado di lavorare anche in prima linea sin dai primi anni successivi alla laurea”.

 

 

Così il ministro comunica che “stiamo lavorando a una misura urgente che consenta a chi ha maturato un’adeguata esperienza nell’area dell’emergenza, anche con contratti precari ma senza specializzazione, e che lavora da tempo nei pronto soccorso di accedere ai concorsi che spesso registrano pochissime adesioni”. Il prossimo passo, invece, sarà quello di mettere mano “a una più ampia riforma di medio termine dell’intero capitolo della formazione dei medici”.

 

 

Sulla cancellazione del numero chiuso c’è anche il sostegno del vicepremier Matteo Salvini, che ha commentato la proposta con parere positivo: “Bene la proposta, via il numero chiuso per gli studenti di Medicina e più spazio (e soldi) per le specializzazioni. Non è possibile che migliaia di ragazzi italiani debbano scappare all’estero per studiare, specializzarsi e cominciare a lavorare in ospedale”.

 

 

E l’onorevole Tiramani ha poi commentato: “Condividiamo in pieno le parole del Ministro della Salute, Giulia Grillo, sulla necessità di dire ‘basta’ al numero chiuso per l’ingresso nelle facoltà di medicina. La proposta di legge di cui sono primo firmatario, depositata pochi giorni fa alla Camera, va esattamente in questa direzione: stop ai test di ingresso, con particolare riguardo alle professioni mediche, sì a meccanismi selettivi meritocratici durante il primo anno di corso. Auspico pertanto tempi brevi per la calendarizzazione in Commissione della mia pdl e per una sua rapida approvazione”.

Il numero chiuso all’Università, dunque, pare proprio avere le ore contate.

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