Dopo gli appelli ufficiali di Michelangelo Catricalà e d Paolo Campominosi e dopo l’intervista di Roberto Scheda al nostro giornale (e, ci sia consentito, dopo l’appello anche di redattori di questo giornale), il sindaco Corsaro ha chiuso parco Camana.
Ecco il comunicato stampa ufficiale arrivato poco fa ai giornali:
”In questi giorni i Vercellesi si sono dimostrati attenti a rispettare le regole. Faccio
appello al senso di responsabilità mostrato finora per chiedere a tutti uno sforzo ulteriore: restate a casa il più possibile! L’isolamento è lo strumento fondamentale per fermare il contagio.
Città e provincia, come il resto del Piemonte, hanno visto un aumento costante dei casi di positività al Covid-19 e, purtroppo, anche numerosi decessi.
Uno scenario che apre la strada all’emissione di possibili nuove misure di restrizione della libertà individuale che potremmo essere chiamati a rispettare già dalle prossime ore.
Nel contempo, la Polizia locale ha effettuato controlli continui sia per le vie della città che all’interno dei parchi pubblici. Non si sono rilevate situazioni di assembramento o di potenziale rischio per la salute tali da far vietare l’accesso ai parchi.
Tuttavia, per far sentire le persone più tranquille, ora come segno di ulteriore attenzione e in ossequio alle richieste governative di ulteriori restrizioni, si è provveduto a chiudere parco Camana, il giardino dei bambini di via Neghelli e il parco Iqbal Masih di Corso Marconi.
Inoltre, sono stati ulteriormente intensificati i controlli su tutto il territorio cittadino.
Ma la cosa importante è che ciascun vercellese, in coscienza, faccia tutto quel che è in suo potere per evitare uscite non necessarie.
Per quanto riguarda i cimiteri, abbiamo effettuato controlli costanti e, per ora,
abbiamo deciso di lasciarli aperti, poiché non si sono rilevate situazioni di criticità. In questi giorni, le restrizioni sanitarie impediscono alle persone di stare accanto ai propri malati ricoverati in ospedale, vietano i funerali e riducono quella rete di solidarietà che si crea attorno a chi ha subìto un lutto. Per chi ha perso una persona cara, e non necessariamente per il coronavirus, può essere di conforto effettuare una breve visita al cimitero. Ma anche qui, naturalmente, siamo pronti a rivedere la decisione qualora il Governo ci chiedesse misure più restrittive.
Stiamo fronteggiando un’emergenza mai vissuta prima e molte situazioni richiedono decisioni ben ponderate e un costante monitoraggio.
Il Comune è al lavoro su queste tematiche e ai concittadini chiedo un grande sforzo: diamo tutti il massimo, anche se ci costa sacrificio.
Rimaniamo tutti a casa (!) per uscire quanto prima dall’emergenza”.