Simion: “Vi spiego i quattro anni di attesa per il nuovo passaggio a raso sulla ferrovia di corso Avogadro”

Dalla chiusura immediata e repentina annunciata dal sindaco Corsaro durante una drammatica conferenza stampa sul posto, il 7 dicembre 2020, sono passati tre anni e 9 mesi, e Vercelli non ha ancora il nuovo passaggio “a raso” sulla ferrovia Vercelli-Casale che sostituirà il cavalcaferrovia demolito per ragioni di sicurezza. Poco meno di quattro anni sono un’eternità. 

Ne parliamo con l’assessore alle Opere Pubbliche Massimo Simion che ricopriva questo ruolo nella giunta-Corsaro e che lo ricopre tutt’ora con il sindaco Scheda.

Converrà che quasi quattro anni siano un’enormità, assessore.

“Innanzitutto, i lavori non sono incominciati il giorno immediatamente dopo l’annuncio della chiusura al traffico annunciata dal sindaco Corsaro in quel giorno del dicembre 2020. C’è stata la ricerca dell’impresa cui affidare la demolizione della struttura e poi, via via, sono sorti problemi, non ultimo il mancato avanzamento dei lavori nella zona di interferenza ferroviaria, in pratica dove passano i binari, causato dai ripetuti cambi dei dirigenti di Rfi che avrebbero dovuto trovarsi con i nostri funzionari per perfezionare la convenzione in quell’area. Visto che i lavori non andavano avanti, ci ha pensato il sindaco Scheda a sbloccare la situazione, inseguendo e trovando finalmente il dirigente di Rfi che doveva apporre quella firma, e l’opera è ripartita velocemente”.

Opera che il Pd ha sempre contestato: “Le perizie – è la tesi dei Dem – proponevano anche il rafforzamento della struttura, come si sta facendo adesso per l’assai più vecchio cavalcaferrovia Tournon”.

“La relazione dell’ingegner Montiglio è chiarissima, su quel cavlcaferrovia non si poteva più nemmeno transitare a piedi. Poi, è vero, c’era anche la possibilità della messa in sicurezza, ma quando la citano i dem si dimenticano di aggiungere che sarebbe costata il doppio rispetto all’abbattimento e alla realizzazione del passaggio a raso: otto milioni, contro quattro. Detto questo, devo aggiungere, con grande soddisfazione, che questa, a differenza di quanto sta avvenendo troppo spesso in altre parti del Paese, non sarà un’opera incompiuta. Tutte le imprese coinvolte hanno lavorato molto bene e noi siamo riusciti a rimediare anche elevatissimi aumenti che si sono registrati nelle materie prime durante gli anni di pandemia e all’inflazione che aveva raggiunto il 7 per cento, e abbiamo operato in modo eccellente anche per fronteggiare il delicatissimo problema dello smaltimento dell’amianto di cui il cavalcavia era in gran parte composto, con zero rischi per gli abitanti della zona”.

D’accordo, ma quando finalmente consegnerete l’opera alla città?

“Siamo davvero alla conclusione dei lavori: l’impresa  coinvolta nell’ultima fase del progetto, la ‘Fratelli Sogno e Figli’ di Greggio ora è alle prese con la scelta di quando impiantare i nuovi alberi, i peri da fiore e i liquidambar, e cioè se farlo prima di collocare il cosiddetto ‘tappetino’ di 4 centimetri sopra il bitume, oppure dopo. Per impiantare gli oltre trecento alberi previsti nel progetto bisogna spingersi in autunno. Ora d’intesa con il sindaco decideremo il cronoprogramma definitivo. Per il resto l’opera è pressoché pronta con la parte centrale per i pedoni, le corsie per le auto e le due ciclabili da piazza Sardegna verso via Trino e viceversa, con i dissuasori tipo via Testi e Cadore, ma un po’ più bassi. Entro la fine di questo mese, la ditta che dovrà sistemare i pali della luce riceverà il materiale da collocare e ci ha assicurato che lo farà entro una quindicina d giorni. Per il resto, tutto è ormai completato: marciapiedi, ringhiere, scivoli per le persone disabili. Ripeto, rimane la scelta di quando mettere a dimora gli alberi. Se non ci fosse questo problema, non secondario, potrei rispondere che si riapre a fine ottobre”.

E dunque, fatta questa riserva, almeno per la fine dell’anno riusciremo ad aprire questa benedetta strada?

“Su questo mi sento di mettere la mano sul fuoco, ed io conto assai prima”.

Edm

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3 Commenti

  1. 4 anni sono lunghi da passare,
    quando la passione
    stuzzica la curiosità;
    fra 3 mesi saremo nel 2025 … 5!
    Se vivessimo al sud ..
    qualche sorella esausta dall’attesa
    avrebbe mandato in piazza municipio
    i suoi 4 fratelli …
    … a discutere con l’amministrazione
    non lo si dimentichi!
    ..
    da quando i cittadini (del rione e non)
    . gli automobilisti vercellesi e non..
    gli amanti del bello .. attendono di vedere
    il bel viale pedonabile ?????
    .. .. per passeggiare
    (fra i ben 400 alberi d’alto fusto ..
    quasi un bosco) di sera, senza paura
    grazie ai tanti led della nuova illuminazione,
    il tutto come voluto, si spera,
    dalla Amministrazione-Corsaro
    …..
    Rosanna Fratello –
    Sono una donna non sono una santa
    (Canzonissina 1971)
    https://youtu.be/s4NHo1gJYXg?si=DsJU–tUeo8keYOv

  2. Era l’ora
    Speriamo che l’ultima ditta
    lavori
    come un altro non può fare!
    Suoni la banda.
    Ch’è l’ora !
    …..
    S’aprira’ a breve
    ma ditelo piano,
    qualcuno può sentire
    nessuno deve sapere
    che tutto dipende
    dai peri da fiore
    e i liquidambar,
    .. c’è sempre il rischio .
    di un’interferenza
    .. un passero sul ramo ?!
    (del pero)
    fino al caso estremo
    tipico:
    la lucciola sul melo
    …..
    Nicola di Bari –
    Chitarra suona più piano
    (Canzonissina 1971)
    https://youtu.be/NIPWaBPgz9M?si=Uk7aHC7XRe-Fcynv

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