Si è dimessa anche Donatella Capra: la Forte al capolinea?

Vercelli – Anche Donatella Capra ha rassegnato le sue dimissioni dal Consiglio comunale di Vercelli, diventando il quarto componente della maggioranza che, a questo punto, sosteneva Maura Forte a lasciare. Donatella Capra, che faceva parte del Gruppo misto, ha protocollato questo pomeriggio poco prima delle 14,30 le sue dimissioni, trasmettendole via pec. Prima di lei avevano già lasciato Giordano Tosi, il 5 marzo, e  Maria Pia Massa assieme a Pier Giorgio Comella, il 27 febbraio scorso.

A questo punto la maggioranza che sostiene Maura Forte non ha più evidentemente i numeri per essere ancora tale, non ha nemmeno la possibilità di aprire i lavori di Consiglio – il prossimo è previsto già questo lunedì 12 marzo – a meno che qualche membro dell’opposizione non offra la sua disponibilità a fornire la presenza. Cosa che oggi appare assai remota se non impossibile. Per questo l’avventura di Maura Forte alla guida della città appare al capolinea.

Donatella Capra ha motivato le sue dimissioni con una lunga e articolata lettera ai giornali che pubblichiamo integralmente qua sotto.

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In data 10 marzo ho rassegnato le dimissioni da Consigliera Comunale confermando l’impraticabilità di questa esperienza amministrativa, anche nel rispetto delle indicazioni fornite dal Coordinamento cittadino di MDP con nota del 9 febbraio u.s.
Le motivazioni della decisione maturata sono riconducibili alla distanza tra il lavoro della Giunta e quello dei Consiglieri Comunali, divenuta incolmabile.

I temi oggetto di dissenso in questi anni di amministrazione, sempre presentati e discussi in Consiglio Comunale dalla sottoscritta e mai affrontati o risolti con metodi basati sul confronto e la collaborazione da parte della Giunta, sono molteplici, ne elenco alcuni.

Mi sono occupata principalmente di problemi sociali, assistenziali, ambientali e dell’istruzione senza poter vedere attuate soluzioni adeguate e tempestive come, ad esempio, nel caso del Servizio di assistenza alla persona degli alunni con disabilità, dell’organizzazione del Centro Diurno Cascina Bargè, della pubblicazione del Bando Sprar, della effettiva “bonifica” dell’area dell’inceneritore.

Chiaro segno di scollamento tra il Consiglio e la Giunta è certamente stata la deprecabile vicenda relativa al Piano Sanitario, palese manifestazione del mancato rispetto da parte del Sindaco, succube delle politiche regionali, delle indicazioni consiliari, così come si è purtroppo verificato per le innumerevoli mozioni relative alla risoluzione di altri problemi inerenti l’ambiente, la cultura ed i lavori pubblici, approvate dal Consiglio e mai attuate.

Insoluti a tutt’oggi sono inoltre i piani riguardanti il Museo dello Sport e la ristrutturazione della piscina coperta di via Baratto, vicende che hanno comportato l’impiego di tempo e fatica da parte di tutti senza poter approdare ad una soluzione idonea a rispondere ai bisogni di molta parte dei cittadini vercellesi.

Nonostante le lunghe discussioni, i progetti, le esposizioni in Consiglio Comunale, la soluzione proposta per il Centro nuoto si è rivelata eccessivamente costosa, strutturalmente inadeguata e per il momento, dopo quattro anni, irrealizzabile per i motivi recentemente riportati dagli organi di informazione.

La battaglia relativa alla fusione Atena – Iren, da me non votata, è stata caratterizzata da numerose criticità mai risolte come il mancato rispetto del Piano Industriale, le mancate assunzioni del personale, lo smantellamento del Laboratorio di analisi delle acque, soprattutto la mancata attuazione del piano di raccolta differenziata porta a porta dei rifiuti solidi urbani prevista dal Programma proposto agli elettori dal Partito Democratico, a lungo discussa ai tavoli con Iren e mai messa in atto nonostante l’impegno degli Assessori che si sono succeduti all’Ambiente e poi dimissionari.

Ho segnalato più volte, senza ottenere risultati soddisfacenti, il degrado in cui è lasciata la città per la cattiva organizzazione della attuale raccolta dei rifiuti. Tale situazione ha indotto tre consiglieri, tra cui la sottoscritta, a chiedere le dimissioni dei rappresentanti del Comune di Vercelli nel C.d.A. di Atena (oggi ASM), ritenendo il loro operato inefficace nel tutelare gli interessi dei cittadini vercellesi.

Tema fondamentale è inoltre stato quello relativo alla richiesta di ripubblicizzazione del servizio idrico integrato, in sintonia con l’esisto referendario del 2011 e con il contenuto della Delibera consiliare del 26/10/2017, mai affrontato con atti concreti dall’Amministrazione nonostante le continue rassicurazioni.

A malincuore devo constatare che le aspettative riposte sulla possibilità di questa Amministrazione di rispondere in modo positivo ai problemi della Città di Vercelli sono state deluse. Una non adeguata gestione del personale da parte dei dirigenti responsabili ed i contrasti politici interni alle diverse maggioranze che si sono succedute, con la sostituzione anomala di ben nove assessori, hanno probabilmente tenuto e tengono in scacco il Sindaco e la Giunta determinando ritardi insostenibili per la soluzione dei problemi, il tutto a scapito degli interessi della cittadinanza.

Vercelli 10 marzo 2018

Donatella Capra

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