Anche Vercelli (che la lanciò) piange la scomparsa di Mirella Freni

Mirella Freni con l’amico fraterno e concittadino Luciano Pavarotti.

 

Vercelli – Fu il Concorso Viotti del 1957 a lanciare nell’orbita della lirica mondiale il grandissimo soprano modenese Mirella Freni, scomparsa oggi nella sua Modena a 84 anni. E’ stata una delle voci più belle di tutti i tempi e una delle più grandi “Mimì” (forse la più grande) di sempre.

La Freni, che all’Anagrafe era in effetti Fregni, partecipò una prima volta, diciannovenne, al “Viotti”, nel 1954 e arrivò in finale. Poi si sposò con il suo maestro, Leone Magiera, ebbe una figlia e tornò quasi subito a cantare, presentandosi appunto al “Viotti” 1957, dove sbaragliò il campo, cantando, in finale, “Signore, ascolta” dalla “Turandot” di Puccini e “Da quel giorno”, dalla “Louise” di Charpentier.

Dal successo al “Viotti”, subito con una “Bohème” al Regio di Torino, incominciò la sua straordinaria, inimitabile carriera che Luisa Freni interruppe nel 2005, per dedicarsi all’insegnamento.

Mirella Freni nel libro curato da Pomati

Memorabile la sua “Bohème” con l’amico fraterno e concittadino Luciano Pavarotti, diretta da con Karajan. Il grande direttore d’orchestra tedesco, la considerò sempre tra le sue interpreti favorite in assoluto.

Poco fa, sulla sua pagina Facebook, Paolo Pomati, curatore del bel volume edito da VivaVercelli sui “50 anni del Concorso Viotti” (adesso siamo a 70 e le notevole opera andrebbe aggiornata: forza Comune, forza Fondazione Carisver,  trovate i soldi, ndr) ha postato la pagina con il trionfo della cantante nell’edizione del ‘57 e una bella foto di quell’anno della giovane mamma Mirella Fregni Magiera.

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