Scusate il disturbo: ma l’appello a Cannata (tramite il sindaco) che fine ha fatto?

Il Consiglio del 25 luglio che affrontò il caso-Cannata

 

Vercelli – Non siamo giustizialisti o forcaioli e sulla vicenda della orribile frase contro gay e lesbiche scritta sulla sua pagina Facebook dall’allora vice presidente del Consiglio Giuseppe Cannata, e su quel che è accaduto dopo, la pensiamo come il capogruppo di Forza Italia Antonio Prencipe, che pur avendo censurato senza se e senza ma la frase di Cannata, ha aggiunto: “Manca solo il patibolo”.

Però la pensiamo anche come il dem Carlo Nulli Rosso quando ha fatto giustamente notare che solo le dimissioni di Cannata anche da consigliere (da vice presidente del Consiglio le ha già rassegnate) contribuirebbero a stemperare nei giorni, nelle settimane, la vicenda garantendogli quel “diritto all’oblio” cui l’esponente di Fratelli d’Italia avrebbe diritto, ciò dopo aver chiesto scusa (e l’ha già fatto) e appunto dopo essersi dimesso dal Consiglio comunale (non ci risulta che l’abbia ancora fatto).

 

Il problema è che il Consiglio comunale unanimemente (con un colpo di genio escogitato dal alcuni consiglieri, tra i quali sicuramente il capogruppo della Lega Alessandro Stecco, probabilmente su input di Corsaro stesso, forse anche Scheda, la Forte e altri) il 25 luglio scorso aveva dato mandato al sindaco Corsaro di convocare Cannata e di chiedergli, a nome di tutto il Consiglio, di dimettersi. Questo compito è stato assolto? Se sì, sinora non si sono visti risultati, mentre a giorni dovrebbe avviarsi sempre contro Cannata il procedimento davanti all’Ordine dei medici (ovviamente l’audizione dell’interessato)  sollecitato addirittura da decine di esposti e dalla stessa richiesta del Ministro della Salute.

 

Visto che forse per la prima volta nella sua storia il Consiglio comunale (cioè i rappresentanti di tutta una città) chiedono ufficialmente – con la famosa mozione emendata – al sindaco di convincere un consigliere ad abbandonare l’assemblea elettiva, sarebbe giusto che la città fosse informata sullo “stato dei lavori”, a dodici giorni da quel voto unanime.

 

Per concludere due osservazioni: prima, la petizione on line di sollecito alla dimissioni di Cannata ha toccato quota 13 mila firme; secondo, non c’è santo che tenga: se Cannata decidesse di rimanere in Consiglio può farlo, nonostante le petizioni o i solleciti autorevol.

Infine, una considerazione del tutto personale: Giuseppe Cannata, il Giuseppe Cannata che conosciamo, non può aver pensato sul serio quella frase. Ma purtroppo l’ha scritta.

 

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2 Commenti

  1. Anch’io mi sono chiesto se il Sindaco stesse ormai per riferire .. o se stesse aspettando che il termometro scenda ancora di qualche grado. Nel pacato (come al solito), equilibrato ed equidistante intervento non si entra nel merito della famosa frase, io vorrei invece ricordare che il dr.Cannata non indicò solo le citatissime due “categorie sociali”, ma ve ne aggiunse una terza che oggi si colloca ancora nel mondo della malattia bisognosa di cura psichiatrica. Secondo alcuni mettere in colonna la 3^ con le prime due peggiorerebbe ancora il già infelice intervento. Si dimentica di considerare che il dr.Cannata, in quel frangente, stava interloquendo con il senatore Simone Pillon (LEGA) il quale si adoperava proprio per legiferare sui noti e tragici fatti accaduti in Emilia e Romagna, per i quali molti “protagonisti” paiono proprio assommare in se i caratteri di 2 delle tre categorie, e la terza è compresa. Ad attenuante della infelice e imprudente (dati i tempi) frase del dottore, ricordo che quando esso si laureò le citatissime due categorie erano considerate anche dalla Scienza quali semplici malattie da trattare sanitariamente, mentre ora, dopo i risolutivi progressi di questi ultimi anni (e l’impulso determinante di Barak Obama) paiono costituire una questione di libera scelta personale. Ma Cannata non s’è aggiornato, è un arretrato meridionale (sto scherzando, .. eh!) continua a portare banalmente i capelli di un solo colore e mi pare non abbia purtroppo disseminato le proprie braccia di graziosi tatuaggi variopinti che spiegherebbero meglio il proprio pensiero .. invece malamente riassunto (sono convinto anch’io) in quelle tre parole.
    Sulla frase:
    http://www.gaynews.it/2019/07/22/vercelli-post-shock-del-consigliere-comunale-cannata-ammazzateli-ste-lesbiche-gay-e-pedofili/

  2. Poco da dire.Un’amministrazione avveduta,guidata da un sindaco avveduto, avrebbero dovuto CELERMENTE”invitare”il Dott. Cannata a “dedicarsi ad altro”.Nulla più nulla meno.Nessun patibolo.

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