Saluggia: bassissima e non pericolosa la contaminazione nell’area di ritrovo dei fusti radioattivi

Tracce di contaminazione da radionuclidi, rilevate nelle acque della falda di superficie, talmente basse da non costituire nessun pericolo né per la popolazione né per l’ambiente e nemmeno per i lavoratori del sito analizzato. Si tratta dei dati rilevati da Arpa nella zona di Saluggia, dove sono stati rinvenuti qualche settimana fa 5 fusti con materiale radioattivo interrati (leggi qui).

 

I dati sono stati analizzati questa mattina in Prefettura, durante una riunione convocata dal Prefetto Michele Tortora per approfondire la situazione dopo le recenti notizie relative ai rifiuti radioattivo di cui non si aveva conoscenza. Si tratta dell’area industriale ex Sorin ora Livanova Site Management, situata appunto nel Comune di Saluggia.

 

Alla riunione hanno partecipato, tra gli altri, i Sindaci dei Comuni di Saluggia e Crescentino, i rappresentanti della Regione, della Provincia, dell’ARPA, dell’ASL TO4, dei Vigili del Fuoco ed i responsabili dello stabilimento Livanova.

 

Come detto i dati riportati dagli organi tecnici rilevano che “nell’ambito della rete di monitoraggio radiologico-ambientale, gestita dall’ARPA a partire dagli anni ’90 del secolo scorso, con campionamenti ed analisi periodiche delle matrici ambientali ed alimentari della produzione locale, si sono riscontrate tracce di contaminazione da radionuclidi artificiali nell’acqua di falda superficiale, dal 2007 ad oggi, con valori estremamente bassi e non significativi dal punto di vista radiologico, che non rappresentano un rischio per la popolazione residente, i lavoratori in servizio presso le aziende del sito e l’ambiente circostante”.

 

 

In una nota la Prefettura spiega che “le misure effettuate periodicamente dall’ARPA sull’acqua di falda superficiale prelevata dai pozzetti di controllo in prossimità del sito Livanova, pur presentando tracce di contaminazione, non assumono alcuna rilevanza radiologica e pertanto non destano preoccupazione, essendosi mantenute costanti nel tempo”.

 

In ogni caso, è stato precisato nella riunione “ISIN ed ARPA proseguono l’attività di monitoraggio e controllo del sito e sono attualmente in corso le analisi necessarie a definire il contenuto (ceneri) dei fusti rinvenuti e del terreno di scavo circostante.  La situazione è attentamente seguita e si fa riserva di fornire ulteriori aggiornamenti”.

 

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