Il Sacro Monte di Oropa oggetto di un importante recupero ambientale

Sabato 8 giugno a Palazzo Gromo Losa di Biella (ore 10.30) verrà presentato il progetto di recupero ambientale del percorso devozionale e paesaggistico del Sacro Monte di Oropa, che si attuerà nei prossimi tre anni.

Il progetto, stimolato dal Garden Club di Biella insieme con l’Ente di Gestione dei Sacri Monti del Piemonte e il Santuario di Oropa, ha l’obiettivo di riqualificare l’intero percorso del Sacro Monte, il più alto dei sette del Piemonte e, per molti versi, il più misticamente suggestivo.

Le dodici Cappelle, popolate da centinaia di statue di terracotta policroma a grandezza naturale, sono dedicate alla storia della vita di Maria. Ciascuna di esse presenta ai fedeli un episodio della vita della Madonna.

Costruito tra il 1620 e il 1720 circa, il Sacro Monte conobbe il proprio sviluppo architettonico nello stesso periodo in cui il Santuario era in massima espansione. I fratelli D’Enrico, Giovanni e Melchiorre, con Francesco Auregio ed i Galliari furono tra i grandi artisti che lavorarono al Sacro Monte, curandone gli aspetti scultorei e pittorici, contribuendo a fare di questo complesso architettonico un percorso di fede che si sviluppa attraverso un vero e proprio paesaggio sacralizzato.

Si tratta di un semplice percorso che si dipana a zig zag sul pendio erboso, a condurre il visitatore di Cappella in Cappella, sino a raggiungere l’ingresso del monumentale Santuario della Madonna di Oropa, uno dei più frequentati centri di culto mariano in Europa.
Quel mirabile equilibrio oggi non è più evidente. Nell’area sommitale il bosco ha preso sopravvento, con alberi di grandi dimensioni, fitti e preponderanti, che avvolgono le ultime cappelle.

Dopo una circostanziata fase di studio e di elaborazione progettuale, il Garden Club di Biella ha proposto la riapertura unitaria del percorso devozionale che dovrà congiungere nuovamente tutto il sistema delle Cappelle partendo dalla prima, dedicata al Martirio di San Fermo e collocata a notevole distanza dal corpo centrale del sito Unesco, fino alla Cappella della Maddalena Penitente e all’antico ingresso al Chiostro antico del Santuario, passando per la sommità del Monte Oretto dove si trova la Cappella dell’Incoronazione di Maria, detta anche del Paradiso, vertice fisico e culturale di tutto il sistema.

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