Sabato pomeriggio allo stadio il primo “Torneo Silvio Piola”di calcio paralimpico

Foto di gruppo dopo la conferenza stampa di questa mattina

Anticipato da una conferenza stampa che si era svolta a luglio, sul progetto del gioco del calcio sempre più rivolto anche ai disabili nella nostra città, oggi, nella sala stampa Alby Dalmasso della Pro Vercelli ,c’è stato il varo ufficiale di un’importante e nobile iniziativa in programma sabato allo stadio “Piola” : il primo Torneo “Silvio Piola” di calcio a sette paralimpico. 

Lo hanno presentato la figlia del campionissimo, la psicologa Paola Piola, gli assessori comunali Ketty Politi (Politiche sociali) e Mimmo Sabatino (Sport), la delegata provinciale del Coni Lura Musazzo e il presidente della società Ticinia Novara, Daniele Colognesi, l’architetto, con Paola Piola, di tutto questo magnifico piano. Presente con loro, questa mattina, anche l’allenatore (nella vita fa l’educatore) della squadra della Pro Vercelli iscritta in quello che fino all’altro giorno si chiamava Campionato di Quarta Categoria e che oggi è diventato Divisione di calcio paralampico sperimentale, Ezio Pozzan.

Con lui tre giocatori “speciali” della squadra he la scorsa stagione aveva vinto il campionato di secondo livello (disabilità media), la Aspes di Milano, che era stata adottata” dalla Pro, e che oggi si chiama a tutto tondo Pro Vercelli for Special: Micail, Pietro e Daniele. Anche Pietro ha preso la parola, spiegando di essere fratello di un calciatore che giocava nel Como, Andrea Righetti e di averlo sempre seguito, con il padre, sui campi di calcio sognando, un giorno, di poter giocare anche lui. Il suo sogno si è avverato: gioca centrocampista, un po’ alla Gattuso (come ha detto Colognesi), ma è anche assai bravo coi piedi. Ha infine preso la parola anche un ex giocatote della Pro (negli Anni Novanta), Roberto Ricca, che, sull’esempio dell’amico e collega Colognesi, adesso ha deciso di dedicarsi ai calciatori “speciali”, superando i corsi federali, e che, come allenatore, si occuperà di bambini non agonistici.

E vediamo come si articolerà il torneo “Silvio Piola” (“Papà ne sarebbe stato felice”, ha detto Paola Piola) di sabato prossimo. La competizione coprirà tutti i livelli di disabilità, dal primo, il più basso al terzo. Il terreno di gioco dello stadio sarà diviso in due e a partire dalle 14,40 si disputeranno le dieci gare in programma. Per gli incontri del primo livello scenderanno in campo le squadre “for special” di Juventus, Parma e Ticinia Novara; per il secondo livello Juventus, Pro Vercelli e Associazione Emiliano Mondonico, per il terzo Juventus, Pro Vercelli, Chieri e Ticinia Novara. Contestualmente al torneo paralimpico è previsto un Open Day affinché possa partire nel migliore dei modo, presso i campi del Belvedere, lunedì 7 novembre, la prima scuola di calcio paralimpico, destinata ai bambini ma anche agli adulti, compresi coloro che non hanno mai giocato a calcio.

E’ questo il grande sogno di Paola Piola: arrivare a costituire una Pro Vercelli for special composta da giocatori vercellesi, nel segno di quanto sosteneva il suo straordinario papà: “Il calcio è uno sport vario ed emozionante, tutti possono giocarlo”.

Paola Piola è fiduciosa nella risposta delle associazioni vercellesi che già seguono i giovani (e meno giovani) disabili e che già sono state convocate, su questo argomento, come ha ricordato l’assessore Politi, al Tavolo delle disabilità costituito presso l’assessorato alle Politiche sociali. In ambito special olympics vercellesi può già vantare, in altre discipline, campioni mondiali ed è quindi assai probabile che non siano in pochi a raccogliere la proposta di cimentarsi anche con il calcio.

E’ ovvio che, in questo percorso,  che si apre ufficialmente con il torneo di sabato, conteranno oltre all’impegno davvero meritorio della Pro Vercelli (questa mattina doveva esserci anche il presidente onorario Franco Smerieri, ma era ammalato) pure le famiglie e la scuola: qui si è impegnata anche Laura Musazzo, delegata Coni ma anche quadro importante dell’ufficio provinciale scolastico. Fiducioso l’assessore Sabatino: “Il progetto che sta stavamo accarezzando in era pre-Covid di ‘Vercelli Città dello Sport per tutti’ sta finalmente per partire in termini concreti. Concluderemo il percorso”. Con la speranza che il calcio, che fa da caposcuola,riesca a contagiare anche altre discipline.

Ed è bello pensare che la città “del riso”, “del Viotti”, “della chitarra” “della Pro Vercelli” possa anche diventare, in un prossimo futuro anche “dello sport per tutti”.

EDM

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