L’ex poliziotti Diego Cammilleri, licatese di origine, ma vercellese ormai da decenni, dopo essere andato in pensione ha incominciato sempre più intensamente ad occuparsi di cinema, come attore, ma anche come ideatore di opere cinematografiche.
Si deve lui, che ne è stato anche interprete, l’idea del film “Lupo Bianco” sulla vita di Carlo Olmo, portato anche al Festival di Venezia nel 2021, e si deve a lui il progetto di un “corto” ispirato ad un libro sull’Aldilà scritto da Maria Lolita Aversano che il regista Ivan Schiano sta girando a Vercelli.
”Connessione con l’Aidilà” (è il titolo sia del libro sia del film) ha avuto riprese in parco Camana, al cimitero di Billiemme e sabato Schiano darà gli ultimi ciak al Bar News di piazza Cavour, nell’area industriale e in abitazioni private della nostra città.
Cammilleri è anche tra gli interpreti, con la stessa Aversano, del cortometraggio. Originaria di Castellammare di Stabia, Maria Lolita Aversano ha incominciato ad occuparsi dei rapporti tra il nostro mondo e l’Aldilà fin da bambina, dopo la morte della nonna. Ed ora ha perfezionato quella che afferma di essere una tecnica efficace per comunicare con i defunti, da lei definita “transcomunicazione strumentale”. Il cortometraggio racconta queste esperienze paranormali.
