Rosso, chiesto il rinvio a giudizio. La Procura: ha dato 8mila euro in cambio di voti

È stato chiesto il rinvio a giudizio per l’ex assessore regionale del Piemonte Roberto Rosso, arrestato nel dicembre scorso per voto di scambio. Secondo la Procura, Rosso avrebbe dato 8 mila euro a due esponenti della ‘ndrina di Carmagnola (Onofrio Garcea e Francesco Viterbo) in cambio di un pacchetto di preferenze in occasione delle ultime elezioni regionali.

La richiesta di rinvio a giudizio si è resa necessaria per unificare i due procedimenti, “Fenice” e “Carminius”, sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta nel territorio di Carmagnola. Le due inchieste sarebbero connesse. I due presunti boss Garcea e Viterbo, dopo l’inchiesta Carminius, sarebbero infatti arrivati in Piemonte per riorganizzare il clan. L’operazione Carminius, coordinata dalla Dda di Torino, nel marzo 2019 aveva scoperchiato un sodalizio ‘ndranghetista radicato in Piemonte: le indagini si erano estese alle province di Torino e Vibo Valentia. Il giudice si è riservato di decidere il prossimo 6 febbraio. Nell’udienza di questa mattina hanno chiesto di costituirsi parte civile il Comune di Carmagnola, la Regione Piemonte e l’assessore di Carmagnola Alessandro Cammarata, al quale venne bruciata l’auto. Non si è invece costituito il vicesindaco Vincenzo Inglese, che era presente in aula: anche lui era stato minacciato.

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