Levata di scudi del mondo politico vercellese e piemontese contro le decisioni prese da Governo a Roma per il finanziamento delle opere pubbliche, che di fatto hanno penalizzato pesantemente il Piemonte, andando invece a premiare moltisimi comuni in dissesto finanziario.
Il presidente delle Provincia di Vercelli Carlo Riva Vercellotti, con il suo omologo della Provincia di Asti, Marco Gabusi, insieme all’eurodeputato Alberto Cirio in una nota hanno dichiarato: “Su 146 opere finanziate da Roma ai comuni per opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio, solo due riguardano il Piemonte: a Cassinasco (AT) e a Carezzano (AL). È una ennesima inaccettabile penalizzazione. Con un’aggravante in più: la scelta premia comuni in dissesto finanziario ed esclude, invece, quelli che hanno gestito in modo virtuoso le risorse dei cittadini, ovvero la quasi totalità di quelli situati in Nord Italia”.
Sulla questione è intervenuto anche il deputato leghista Paolo Tiramani, anche in qualità di vice presidente di CoNord, la Confederazione dei Comuni e delle Province del Nord: “Lascia quantomeno perplessi che le Graduatorie del bando per interventi riferiti a opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio vedano in sostanza premiare e finanziare opere in gran parte in Comuni in dissesto finanziario. Appare paradossale che amministrazioni che hanno consolidato situazioni di dissesto finanziario nel corso degli anni si vedano riconoscere e finanziare progetti anche da diversi milioni di euro. Il tutto poi è se possibile ancora più assurdo alla luce del fatto che a “farne le spese” sono invece quelle realtà che invece dimostrano da tempo una gestione virtuosa dell’esercizio (quasi la totalità di quelle situate in Nord Italia). Una virtuosità inficiata da un sistema di graduatoria senza dubbio sbagliato e inadatto a premiare i progetti migliori e i Comuni che li propongono. Come Confederazione riteniamo che oltre ad una più equa e giusta ripartizione su tutto il territorio delle risorse messe a disposizione il criterio di scelta dovrebbe anche e soprattutto tenere conto della capacità gestionale di chi quelle risorse andrà ad impiegarle. Nei prossimi giorni – conclude Tiramani- faremo il possibile per rimarcare e sottolineare nelle sedi opportune questa grave situazione a chi di dovere auspicando che qualcosa possa cambiare fin da subito, magari già per il bando in questione”.
“Dopo lo schiaffo dei fondi alle Province, che su 400 milioni di euro ne ha visti solo 23 per il Piemonte, adesso questa nuova beffa – ha aggiunto l’eurodeputato Alberto Cirio -. Su 150 milioni di finanziamenti da Roma, solo due comuni piemontesi hanno ottenuto le risorse. Questo è inaccettabile. La nostra regione non può continuare a stare a guardare: deve pretendere ciò che le spetta!».
“Ma com’è possibile che i nostri comuni, virtuosi, proprio perché attenti ad amministrare bene, con cautela e giudizio, siano puniti da un decreto ministeriale che, ribaltando completamente il principio secondo il quale il premio lo merita chi si distingue per essersi ben comportato, assegna circa un miliardo di euro, nel triennio, a chi ha più disavanzo. Cioè a chi ha disastrato il proprio bilancio. Ma che principio è? – sottolinea Carlo Riva Vercellotti, presidente della Provincia di Vercelli -. È vergognoso! Una brutta pagina sull’utilizzo del denaro pubblico e l’ennesima beffa al nostro territorio, soprattutto a chi si impegna a fare bene e a tenere, con immensa fatica, i conti in ordine”.
«La prossima settimana – concludono Cirio, Gabusi e Riva Vercellotti – invieremo a tutti i Comuni piemontesi, ai Consigli Provinciali, all’Anci Piemonte e ai parlamentari, un ordine del giorno che sensibilizzi il Governo su quanto accaduto, chiedendo che venga posto rimedio. I nostri cittadini non ne possono più. Non esistono italiani di serie A e di serie B».