Anci, Anfov e Uncem spiegano il futuro delle comunicazioni veloci e dei servizi connessi

Torino – Un vero successo per il convegno sul futuro della comunicazione, sui servizi, sulle aggregazioni virtuose di realtà a favore dei cittadini, raccontati dalle aziende che applicano idee e progetti grazie a Iot e Bul. L’evento è stato ideato da Anci, ANFoV e Uncem e i è tenuto nella Sala delle Colonne del Comune di Torino, gremita da operatori, imprenditori e amministratori pubblici.

 

Durante la giornata, che aveva titolo “Banda Ultralarga e Internet of Things: le imprese rispondono”, sono state lanciate molte idee interessanti tra cui anche quella di creare “un catasto delle migliori idee su questo tipo d’innovazione, a livello nazionale, che possa diventare appetibile come modello da esportare a livello internazionale”.

 

L’appuntamento, come spiegato dagli stessi organizzatori, ha rappresentato l’avvio di una campagna nazionale d’informazione e formazione sulle nuove tecnologie di comunicazione e le loro possibilità.

 

La necessità di connessione, l’aggregazione su interventi innovativi – già disponibili grazie alle possibilità della rete ad alta velocità/redditività e alla connessione attiva tra oggetti e apparati grazie alla rete (IoT), – e la possibilità di superare le barriere anche territoriali contro l’isolamento, sono i punti fermi di un interesse molto vivo da parte delle amministrazioni locali, anche le più piccole, che è stato pienamente soddisfatto dagli approfondimenti, nei campi della salute, della sicurezza, della sorveglianza, dell’agevolazione e velocizzazione di gestione di alcuni servizi offerti ai cittadini, svolti dalle cinque aziende che hanno raccontato, nel convegno, l’applicazione pratica di Iot e Bul.

 

A introdurre il pomeriggio di lavori sono stati Marco Bussone, vicepresidente Uncem Piemonte, Michele Pianetta, vicepresidente Anci Piemonte e Stefano Ciccotti, consigliere ANFoV e anfitrione del convegno.

 

Marco Bussone (Uncem) ha tenuto a sottolineare come la “necessità di velocità e snellezza nei processi delle amministrazioni, soprattutto nei rapporti con le aziende, abbiano un naturale riscontro nelle tecnologie di comunicazione e di rete ad alta velocità. Opportunità che è necessario conoscere e cogliere, per i 1200 comuni del Piemonte, uscendo dalla polarizzazione dei grandi centri anche grazie alle convergenze di obbiettivi”.

 

Michele Pianetta (Anci) ha ribadito la necessità di formazione dei sindaci anche dei piccoli comuni per “comprendere al meglio quali siano i reali vantaggi, anche economici, dell’utilizzo di queste tecnologie, che possono creare un movimento virtuoso di idee verso l’innovazione con il coinvolgimento dei privati. Bisogna dare gambe – ha detto Pianetta – alle forme associative dei comuni su partite chiave come queste, anche con il coinvolgimento della Regione, e grazie alla divulgazione e alla conoscenza”.

 

Stefano Ciccotti, dell’Associazione per la Convergenza dei servizi di Comunicazione ANFoV, invece, ha sottolineato come “l’idea sia quella di usare l’Associazione come raccordo e traino per le esigenze delle pubbliche amministrazioni di mettersi in contatto con le aziende che progettano e rendono pratica l’innovazione con Bul e IoT. Ciò anche grazie alla diffusione della cultura della Rete in Italia, aumentando la conoscenza e la consapevolezza delle potenzialità, verso un futuro di innovazione che può cambiare il territorio, aumentando i servizi per i cittadini. Un’idea è arrivare ad una sorta di catasto delle migliori idee su questo tipo d’innovazione, a livello nazionale, che possa diventare appetibile come modello da esportare a livello internazionale”.

 

Sono seguiti gli interventi delle cinque aziende, associate ad ANFoV, che hanno presentato le loro innovazioni rese possibili da Iot e Bul.

 

Cidimu, con Ugo Riba, ha parlato della nuova “piattaforma informatica che cambierà la medicina”, l’americana Saluber Md, grazie alla quale, tramite uno smartwatch che monitora i dati medici della persona, e a una App, sarà possibile contattare un medico, avere prescrizioni, avere ricette per esami, essere aiutati in necessità di salute, ovunque ci si trovi nel mondo. Grazie, infatti, alla possibilità di traduzione in 36 lingue differenti, l’App sarà utilizzabile, h24, in ogni luogo del pianeta.

 

 

DBA Progetti, con Mariagiovanna Gianfreda, ha spiegato un interessante progetto di monitoraggio ambientale chiamato “Ismael”, grazie al quale, con una serie di sensori che rilevano diversi dati tra cui, aria, acqua, meteo, traffico, è possibile realizzare predizioni statistiche sugli impatti di una determinata decisione sull’ambiente o su di un sistema. Tale progetto è attivo, ad esempio, a supporto delle decisioni di movimentazione al porto commerciale di Bari.

 

Mauro Moioli di Gemino ha spiegato come, grazie alle piattaforme che permettono la comunicazione tra apparati e oggetti teconologici già esistenti, si possano sviluppare progetti di grande utilità per le pubbliche amministrazioni, sia per quel che riguarda i servizi ai cittadini, sia per quel che riguarda la gestione di processi decisionali sulle programmazioni da mettere in atto per una comunità.

 

Marco Torrero di Intecs Solutions ha dimostrato come, grazie alle capacità del progetto di audio sorveglianza “Dionisio”, si possa aumentare la sicurezza di una specifica zona, di un edificio o di un luogo particolarmente sensibile (ad esempio una stazione, uno stadio o un plesso scolastico). Attraverso l’utilizzo di avanzati microfoni miniaturizzati geolocalizzati, che comunicano tra loro, si possono individuare rumori particolari (spari, urla, avvicinamento animali, panico…) per far scattare un allarme e un conseguente intervento.

 

Ultimo tra le aziende è stato l’intervento di Giorgio Di Bella di Staer Sistem, che ha presentato un progetto di “Smart tower”, sviluppato per Terna, che prevede l’utilizzo dei tralicci dove passa l’elettricità (sono 280mila in Italia soprattutto nelle zone rurali, con un’altezza dai 20 ai 50 metri), i quali dotati di particolari sensori possono creare una rete di controllo e monitoraggio utile ad esempio contro i dissesti idrogeologici, contro il bracconaggio, o di supporto agli studi sui fenomeni sismici, sull’agricoltura di precisione, non escludendo possibilità relative alla sicurezza delle persone.

 

Molto seguito anche l’intervento di Marco Balagna, della Regione Piemonte, sul tema dei finanziamenti pubblici a disposizione per l’innovazione, che ha sottolineato come quest’ultima vada a braccetto con l’unione virtuosa dei comuni: “Perché l’unione è il soggetto ideale per fare sperimentazione, grazie alla maggiore elasticità e ai minori vincoli amministrativi di cui può godere. L’innovazione è un metodo per far lavorare insieme territori omogenei”.

 

Infine l’Assessore Regionale all’Innovazione, Giuseppina De Santis, ha sottolineato come “la trasformazione digitale e i progetti per la sua realizzazione, sono passi necessari e non rimandabili. Pur se il Piemonte, per ora, è ancora un po’ indietro rispetto ad altre realtà, come la Lombardia. La sfida è investire in queste tecnologie e fare in modo che le pubbliche amministrazioni mettano in rete non le informazioni ma i servizi, ossia ciò che davvero conta per i cittadini. Senza mai, però, dimenticare la necessaria attenzione alla gestione dei dati personali e della privacy”.

 

Sull’importanza della tutela della privacy è intervenuto anche l’Assessore al Commercio e al Lavoro del Comune di Torino, Alberto Sacco, che ha sottolineato come “la tutela dei dati personali deve essere la prima cosa, senza dubbio. Questo delle reti e della comunicazione ultraveloce, che permette la realizzazione di progetti importanti, è un futuro inderogabile, anzi dovrebbe essere già l’oggi. Ci sono applicazioni infinite sui servizi ai cittadini e anche sulle condizioni di vita, pensiamo ad esempio all’inquinamento e alle azioni più incisive se guidate da dati più precisi e puntuali ricevuti da sensori più avanzati”. Per significare la necessità di cambiamento ha poi citato il caso di Torino, candidata italiana alla sperimentazione delle auto a guida autonoma.

 

L’appuntamento, che a Torino ha messo in contatto aziende, operatori e amministratori pubblici per aumentare la conoscenza e la consapevolezza su Iot e Bul, vedrà nei prossimi mesi altre tappe sul territorio regionale e nazionale.

 

Per tutti gli aggiornamenti su questi argomenti e sui prossimi appuntamenti si possono visitare i siti: www.anci.piemonte.it ; www.anfov.it. ; www.uncem.piemonte.it

 

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