Il Velo Club Vercelli, in attesa di cominciare il campionato Alpi Challenge (prima prova il 25 aprile a Casale Monferrato), di cui è detentore, a inizio marzo ha cominciato a scaldare le gambe con un ritiro di due giorni a Finale Ligure.
La società del presidente Venio Trebaldi, come la maggior parte delle società amatoriali, sta anche portando a termine gli impegni burocratici: i rinnovi delle tessere, le nuove affiliazioni da completare con la documentazione da inviare in federazione, tutte le visite mediche da far effettuare ai ciclisti per l’ottenimento dell’idoneità fisica, la definizione delle nuove collaborazioni e sponsorizzazioni e la conferma delle precedenti, l’ordine (o il riordino) delle nuove divise in tempo per l’inizio delle manifestazioni.
Un compito che tiene non poco impegnata, oltre al già menzionato presidente, tutta la dirigenza; gennaio e febbraio sono stati mesi febbrili di preparazione trascorsi nella sede di via Mucrone 1 per il consiglio direttivo e il direttore sportivo.
Così, mentre il gruppo dirigente era impegnato dietro la scrivania, i tesserati vecchi e nuovi si allenavano, da soli e insieme, programmavano la stagione, imparavano a conoscersi e a conoscere i nuovi compagni di squadra e tessevano nuove amicizie.
Il ritiro in Liguria è stato breve, ma utile per caricare le gambe di preziosi chilometri, affrontare percorsi nuovi e insoliti, ricchi di salite, con temperature gradevoli, e soprattutto fare gruppo con i compagni.
Una tradizione iniziata nel 2018 e ripresa da dove era stata bruscamente interrotta dal covid: a Finale Ligure presso il Bike Hotel San Giuseppe, una struttura specializzata per il turismo ciclistico che ha ospitato per il terzo anno il gruppo del Velo, composto questa volta da ben dieci tesserati, nel primo fine settimana di marzo.
Un ritiro redditizio, e lo dimostrano alcuni dati: in due giorni di pedalate sono stati coperti 220 km con un dislivello totale di 2.600 metri, per 9 ore complessive in bici, con alcune importanti salite affrontate come il Colle del Melogno, Colle di Cadibona il primo giorno, Madonna della Guardia, Testico, il Passo del Ginestro, il secondo, guidati da Franco Zacchi, vero esperto di quelle zone. Fortunatamente sempre con il sole anche se il vento e il freddo (in altura) non sono mai mancati.
Tante ore trascorse in bici ma anche tanto tempo trascorso insieme in convivialità, tra cene, chiacchierate, colazioni, momenti di relax e tanto tempo trascorso in auto per rientrare a casa.
Contemporaneamente anche Paolo Gagnone a febbraio ha voluto provare l’ebbrezza di un ritiro, finalizzato alla preparazione fisica, nel suo caso per il triathlon.
Per Paolo il soggiorno è stato più lungo, una settimana, a Lanzarote, dominio spagnolo e isola a nord dell’arcipelago delle Canarie, vero e proprio paradiso per chi vuole allenare nuoto corsa e ciclismo durante il lungo inverno delle nostre zone.
Soffermandoci solo sulla parte ciclistica i km pedalati sono stati complessivamente 300, suddivisi in 4 uscite, per 14 ore totali sulla bici, sempre con la divisa del Velo Club Vercelli e sempre accompagnato dal forte vento che caratterizza quella zona dell’Oceano Atlantico.
Non immaginavo che associazioni apparentemente ultra-dilettantistiche si allenassero quasi con i modi delle squadre professionistiche .. (oltre agli aspetti turistici, in qualche caso) .. non mi meraviglierei di veder un giorno le (nuove) maglie inerpicarsi in testa al gruppo dalle parti del Poggio ..
https://www.youtube.com/watch?v=C8uKaY7OXm8
https://www.youtube.com/watch?v=5rU-4gK_Wdw