Il Piemonte verso la zona gialla da lunedì, restrizioni allentate ma con le nuove norme del governo Draghi

Il Piemonte viaggia verso il ritorno alla zona gialla a partire da lunedì 26 aprile. La conferma è attesa entro oggi in serata, ma i dati in continua discesa dei contagi pongono la nostra regione in una situazione di cauto ottimismo. Migliora infatti il quadro epidemiologico, il pre-report indica, nella settimana 12-18 aprile, una ulteriore riduzione dei casi covid segnalati di circa il 20%. La percentuale di positività dei tamponi scende dal 10.7% a 9%. Si riduce il numero dei focolai attivi, dei nuovi e il numero di persone non collegabili a catene di trasmissione note. Il tasso di occupazione dei posti letto ordinari cala da 61% a 47%, quello dei posti letto in intensiva da 50% a 45%. L’Rt puntuale diminuisce ulteriormente (da 0.75 a 0.66) e l’Rt medio passa da 0.76 a 0.7. In discesca anche l’incidenza che, calcolata sul dato dei sei giorni precedenti, è a giovedì di 167 positivi ogni 100 mila abitanti, rispetto ai 201 di venerdì scorso e ben al di sotto dei 250, valore soglia per la zona rossa.
Per la provincia di Cuneo, passata in arancione qualche giorno dopo rispetto al resto del Piemonte, la Regione ha chiesto un chiarimento al Ministero per capire se è necessario che scadano le due settimane di permanenza in arancione oppure se è possibile il passaggio in giallo contestualmente al resto della regione

Con il Piemonte potrebbero diventare zona gialla Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Toscana, Umbria e Veneto. L’approdo in zona gialla prevede un allentamento delle restrizioni some previsto dal decreto del governo Draghi di ieri.
In sostanza ci si potrà spostare liberamente senza autocertificazione, mentre per spostarsi da o verso regioni che siano rosse o arancioni (per motivi che non siano lavoro o stretta necessità) servirà il un pass (rappresentato dal certificato vaccinale, di negatività al tampone o di guarigione dal covid). I ristoranti e bar potranno riaprire alla ristorazione ma solo negli spazi all’aperto.
Riapriranno i musei, mentre gli eventi in teatri, sale da concerto, cinema, live-club e in altri locali o spazi anche all’aperto saranno svolti solo con posti a sedere preassegnati con distanza di almeno un metro. In ogni caso la capienza non potrà superare il 50% di quella massima, con un tetto di 1000 spettatori all’aperto e 500 al chiuso. Consentiti gli sport all’aperto. Via libera anche al ritorno in classe delle scuole superiori che però potranno adottare forme flessibili nell’attività didattica: in zona gialla la didattica in presenza deve essere garantita ad almeno il 60% e fino al 100% della popolazione studentesca.
Rimarrà però in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5 di mattina. Una misura che ha creato non poche tensioni politiche. Dopo il primo giugno, però, a seconda dell’andamento dei dati epidemiologici, è possibile che si vada verso uno slittamento alle 23 o anche a una totale eliminazione del coprifuoco.

 

Ecco un riassunto di cosa si può e non si può fare

 

Scuola

Continua la scuola in presenza per i bambini di nidi, materne, scuole primarie e medie. Per i ragazzi delle superiori il rientro in classe sarà, al 70 per cento, con la possibilità di salire fino al 100 per cento dove lo consentono sia gli spazi all’interno delle scuole, sia la disponibilità di mezzi per il trasporto pubblico. L’invito alle scuole è a privilegiare la presenza in aula di classi prime e quinte.

 

Spostamenti

In zona gialla ci si può spostare liberamente all’interno della regione. Niente più autocertificazione, quindi, se si valicano i confini del proprio comune di residenza. Torna anche la possibilità di spostarsi liberamente tra regioni gialle. Secondo il decreto del Govenro però lo spostamento in zone rosse o arancioni sarà consentito solo a chi sarà in possesso di un pass che certifichi se si è stati vaccinati (con doppia dose), guariti dal Covid o se si ha un certificato di tampone negativo (rapido o molecolare) fatto nelle ultime 48 ore. Rimane invece valido senza pass lo spostamento per ragioni di necessità, lavoro o urgenze. Il pass vaccinale, che durerà sei mesi, quindi, serve solo per chi si muove verso queste zone per motivi di turismo o visita ai famigliari.

 

Seconde case

Le regole non sono cambiate: il ritorno alla seconda casa è consentito anche se in zona arancione o rossa a patto che ci si sposti con il solo nucleo familiare convivente e che la casa non fosse abitata da altri.

Se dunque non si è vaccinati o guariti da Covid, non sarà necessario avere un tampone negativo per tutta la famiglia per potere fare rientro nella seconda casa, a meno di ordinanze locali (ad esempio per la Val d’Aosta si attende la decisione sulla possibilità di accedere alle seconde case, che era preclusa, per oggi).

 

Ristoranti e bar

Riaprono a pranzo e cena (fino alle 22), ma solo all’aperto, in base alle nuove regole della zona gialla. È consentito solo il servizio al tavolo (oltre all’asporto fino alle 22 e al delivery che non ha limitazioni), per non più di quattro persone per ogni tavolo, con deroghe per le famiglie numerose. Dal primo giugno poi potranno riaprire le sale interne di ristoranti, bar e caffetterie, sempre a patto che non vi siano impennate di contagi. Fino al primo giugno dunque la tazzina di caffè al bancone del bar resta bandita: chi non vuole sedersi potrà a un tavolo fuori, potrà solo, come adesso, portare via ciò che ha ordinato e consumare lontano dal locale.

 

Negozi e centri commerciali

Restano aperti, come già in zona arancione, tutti i negozi anche di generi non essenziali, i servizi alla persona, come centri estetici e parrucchieri. Resta lo stop per i centri commerciali nel fine settimana che, secondo la bozza del decreto del governo potranno riaprire nei week end a partire dal 15 maggio, ma solo in zona gialla

 

Teatri e cinema

Si torna al cinema, ma seduti a scacchiera. In zona gialla riaprono le sale cinematografiche con capienza dimezzata. Preferenza per biglietti acquistati online pagati con bancomat e carte di credito. Mascherine obbligatorie per tutta la durata della proiezione e distanza minima di un metro a meno che non sia si sia conviventi. Riaprono anche i teatri, i club e i locali da concerto, ma con capienza dimezzata rispetto a quella autorizzata e comunque il numero di spettatori non potrà essere più di 500 al chiuso e mille nelle arene all’aperto. Restano chiuse le discoteche.

 

Mostre e musei

In zona gialla riaprono anche i musei anche nei fine settimana e nei giorni festivi. Mostre e musei si possono visitare con ingressi contingentati, mascherine, igienizzanti e misurazione della temperatura all’entrata. Consigliata, dove possibile, la prenotazione dell’ingresso

 

Sport

Via libera agli sport di contatto (a meno di diverse disposizione dell’ultima ora). Da lunedì si possono quindi organizzare partite tra amici e all’interno di tornei. Resta interdetto l’uso degli spogliatoi, quindi niente doccia dopo la partita o cambio d’abito. Niente pubblico, almeno fino a 1 giugno. Solo dal 15 maggio riapriranno le piscine all’aperto, mentre dal 1 giugno dovrebbero tornare gli allenamenti individuali in palestra con una distanza minima di 2 metri tra gli atleti.

 

Visite ai parenti e amici

Consentite le visite a parenti e amici anche al di fuori del comune di residenza. Tra le novità contenute nella bozza del “decreto riaperture” l’aumento del numero di persone consentite durante le visite. Non più due, più minori e disabili, ma quattro, anche se resta il vincolo di un solo incontro al giorno, entro le 22, orario oltre il quale è confermato il coprifuoco.

 

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1 commento

  1. Se nel 2018 uno studente in Medicina avesse detto all’esame che ad aprile-maggio avremmo una diminuzione di influenze solo mettendoci preventivamente uno straccetto sulla bocca e standocene barricati in casa, il Professore, stupito, avrebbe risposto con un sorriso di commiserazione, pregandolo di tornare alla prossima sessione. Ora invece un Medico-Professore-Scienziato verrebbe cancellato dall’Ordine mentre lo studente riceverebbe, preceduto da squilli di tromba, l’encomio solenne del Generale Figliuolo.

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