Rissa durante una serata rap in un locale di corso Rigola: chiuso dalla Questura per 5 giorni

Una vera maxi rissa con addirittura una sessantina di persone coinvolte, durante e fuori da un locale di corso Rigola a Vercelli in cui era in corso un concerto, è costato allo stesso locale un provvedimento di  chiusura per cinque giorni.

La Squadra Amministrativa della Questura di Vercelli, infatti, dopo una serie di indagini, ha notificato al titolare di un locale da ballo di corso Rigola un provvedimento di sospensione della licenza di sala da ballo per cinque giorni, emesso ai sensi dell’articolo 100 del Testo unico di pubblica sicurezza. Si tratta dello stesso locale che, in precedenza, era già stato sanzionato per le violazioni riscontate nel corso delle festività natalizia, relative al mancato rispetto delle disposizioni di prevenzione del COVID 19.

Tutto è accaduto nello scorso fine settimana, al termine di una serata musicale, quando erano giunte alla Questura ripetute segnalazioni di una maxi rissa in corso nel parcheggio del locale: secondo le prime informazioni  a fronteggiarsi erano una sessantina di persone, alcune delle quali armate di oggetti per offendere.

Le volanti sono così intervenute e, oltre a individuare a terra segni inequivocabili dei disordini avvenuti nel parcheggio del locale, hanno poi rintracciato nei pressi della sala da ballo alcune giovani donne, una delle quale ferita da un’arma da taglio, che sono riscorse alle cure dei sanitari dell’ospedale di Vercelli.

L’attività di polizia ha consentito di accertare che il servizio d’ordine e sicurezza predisposto dai titolari del locale per il concerto, era una serata con ospite un noto rapper, era stato affidato a tre persone, “prive dei requisiti previsti dalla legge, per il personale che svolge tali mansioni” ragione per cui sono stati sanzionati amministrativamente dalla Questura per le violazioni commesse.

Inoltre, spiega la Questura, è emerso che era stato un avventore del locale,  per futili motivi e con l’uso anche di un’arma da taglio, ad aggredire le tre ragazze appena maggiorenni dopo l’uscita dalla discoteca. Secondo quanto emerso dagli accertamenti, nel locale, nel corso del concerto, sarebbero scoppiate varie liti e tafferugli, senza che nessuno avesse provveduto a segnalare la situazione in atto alle forze dell’ordine per un loro intervento sul posto.

 

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1 commento

  1. Di fronte ad un episodio di tali dimensioni si può ben capire la decisione di chiudere il locale per 5 giorni. Lasciamo perdere il “precedente” dell’influenza covid .. (“le violazioni riscontate nel corso delle festività natalizia, relative al mancato rispetto delle disposizioni di prevenzione del COVID 19”) un pericolo più nell’immaginario cinematografico/televisivo che per i cittadini italiani .. e comunque di tutt’altra natura (checché se ne voglia dire) se paragonato a quello inteso nell’articolo 100 (*).
    .. non che se le tre (o più?) persone che avrebbero dovuto “garantire” la sicurezza fossero state dotate di patentino avrebbero certamente tenuto sotto controllo 60 persone .. ce ne sarebbero voluti almeno 120 .. il corrispondente numerico di .. una compagnia di fanti .. oppure, meglio ancora, uno squadrone di dragoni di cavalleria .. ben armato da Draghi… eccoli in alcune cronache raccontate da loro stessi:
    https://tumiet.it/pittori-cavalieri/
    ………………………………………..
    (*)
    Dispositivo dell’art. 100 TULPS
    Oltre i casi indicati dalla legge, il questore può sospendere la licenza di un esercizio, anche di vicinato, nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini, o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituisca un pericolo per l’ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini.

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