Caro sottosegretario Giancarlo Giorgetti (con delega allo Sport), mi appello (ci appelliamo) a lei – lo ha già fatto ufficialmente anche il parlamentare Paolo Tiramani, con un’interrogazione – per domandarci che cosa debba ancora accadere prima che vengano presi provvedimenti nei confronti della Federcalcio e della Lega B (ma anche della Lega di serie A, e poi vedremo perché) che, in queste ultime settimane, violando ogni norma di diritto, hanno deciso di far partire il campionato di serie B a 19 squadre contro gli evidenti interessi di almeno sei società che potrebbero essere legittimate – dal Collegio di Garanzia dello Sport del Coni o anche dalla magistratura amministrativa, se non da quella ordinaria – a prendere parte a quella cadetteria che il presidente di Federcalcio Fabbricini e quello di Lega B Balata vogliono ostinatamente far partire questo weekend.
A completare l’opera delle forzature evidenti escogitate per avviare il campionato adesso – senza attendere ad esempio l’esito dei ricorsi inoltrati al Collegio di Garanzia dello Sport presieduto dall’ex ministro Franco Frattini – ecco l’ultima forzatura denunciata dal presidente dell’Aia, l’Associazione italiana calciatori presieduta dall’ex giocatore della Roma Damiano Tommasi: quella di far sottoscrivere a tutti i capitani della serie B un impegno a giocare lo stesso venerdì e sabato nonostante la scelta dell’Aic di bloccare i campionati in attesa della decisione del Collegio-Frattini.
Un comportamento antisindacale verso il quale Tommasi minaccia denunce.
In sostanza, tra forzature e atti di imperio, si stanno ledendo gravemente i diritti di alcune società tra le quali la nostra Pro Vercelli e in risposta alle sacrosante rimostranze degli aventi diritto ad essere presi almeno in considerazione, le autorità calcistiche sbandierano la patetica dichiarazione, secondo cui le decisioni “irrevocabili” (non usiamo questo aggettivo a caso) sarebbero state prese a vantaggio del “sistema” calcio. Di certo a vantaggio del sistema Lotito-Cellino e degli altri presidenti correi.
Vogliamo concludere, caro presidente, a proposito di scelte fatte a favore del “sistema calcio” che da quest’anno “tutta” la serie B e una parte della serie A saranno visibili a milioni di telespettatori solo attraverso il nuovo sistema di video streaming Dazn, di cui milioni tifosi non conoscono o non hanno ancora afferrato l’esistenza. Se Lega B, soprattutto, ma anche la Lega A non hanno battuto ciglio, con Federcalcio, consentendo questo clamoroso oscuramento dello sport più amato e diffuso, ci domandiamo, e Le domandiamo, se non sia il caso di mandare a casa Fabbricini, Micciché (Presidente della Lega A) Balata e, perché no?, anche il pesce in barile di tutta la situazione, il presidente del Coni Malagò.
Perché non ci sembra che abbiano cercato di “valorizzare” il calcio italiano, come vanno conclamando all’unisono. A meno che per “valorizzare” non si intenda ledere i diritti di alcune società e di impedire a milioni di telespettatori di vedere i campionati. Allora concordiamo.
EDM
Finalmente qualcosa da condividere appieno. Il rispetto delle regole e delle sentenze è alla base della democrazia e della convivenza civile. Sei sono le pretendenti che ambiscono, ognuno secondo le prprie ragioni, ad essere ripescate. Dovrà esserci, e mi auguro ci sia, un ente imparziale ed al di sopra delle parti che dovrà decidere in base alle norme di diritto. Saluti.