Il quarto componente della banda che rubava nelle aziende vercellesi era ricercato da 8 anni

Il quarto uomo, arrestato ieri (leggi qui), componente della banda dedita ai furti aggravati ai magazzini di prodotti agro-alimentari dell’intero territorio piemontese, fermata in questi gironi dalla Polizia di Vercelli, era ricercato dal 2013. Lo spiegano gli investigatori della Squadra Mobile di Vercelli che hanno scoperto che il suo attuale cognome, non era quello con cui era ricercato.

Il quarantaduenne romeno rintracciato e fermati ieri, residente a Torino, era pluripregiudicato per reati contro il patrimonio e da tempo ricercato sul territorio nazionale poiché colpito da un ordine di carcerazione emesso dal Giudice di Torino che lo condannava alla pena della reclusione di circa due anni per aver commesso dal 2009 al 2013 molteplici reati contro il patrimonio che vanno dal furto aggravato alla ricettazione.

Sempre lo stesso 42enne era riuscito a sottrarsi per circa 8 anni alla cattura in quanto dall’anno 2013, nei giorni immediatamente successivi alla condanna, aveva cambiato, probabilmente in Romania, cognome. Proprio la modifica delle generalità aveva consentito al malvivente di eludere, per un periodo così lungo, i controlli di Polizia e quindi l’esecuzione del provvedimento di cattura.

Lo stratagemma non è sfuggito però agli investigatori della Terza Sezione della Squadra Mobile che, oltre all’ordinanza di custodia cautelare in carcere, hanno eseguito il provvedimento definitivo di cattura, portando il malvivente in carcere.

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1 commento

  1. Dal film Sotto falso nome:
    “I nostri piccoli eventi privati attendono sempre un testimone, qualcuno che sa e che tramanderà agli altri. È faticoso muoversi nell’ombra, è come spiare senza essere visti. La clandestinità e il segreto esigono una memoria infallibile. Ma spesso le motivazioni di un segreto non nascondono nulla di riprovevole e il segreto è semplicemente la nostra melodia, quella che ci incanta e ci fa stupefatti testimoni della vita altrui. Non avrei mai iniziato a scrivere senza un segreto. Raccontare è semplicemente questo: è un patto, un incantesimo. Il filo invisibile che ci lega al ricordo, al fatto che gli eventi e le persone ritornino come ombre. Il giorno in cui lasceremo l’incantesimo e avremo finalmente voglia di raccontare la verità, quel giorno noi stessi saremo soltanto un ricordo, o un’ombra!”
    https://www.youtube.com/watch?v=8W0BS51ZBbY

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