I pubblici esercenti: “Se chiediamo di ripartire è perché possiamo farlo in sicurezza”

 

Vercelli – “Non siamo degli sprovveduti o degli incoscienti: se chiediamo di ripartire è perché possiamo garantire di poterlo fare in sicurezza, rispettando i protocolli chiari, attuabili e sostenibili. Se chiediamo di ripartire lo facciamo con la piena consapevolezza di non mettere a rischio anche noi stessi e le nostre famiglie”.

Guidati dal presidente Ascom Tony Bisceglia, i rappresentanti delle categorie dei pubblici esercizi vercellesi, dopo già essersi recati dal sindaco, sono andati questa mattina anche dal prefetto Francesco Garsia (che li ha ricevuti con molta compartecipazione ai loro problemi) per dirgli che il settore sta morendo. E la frase di preambolo di questo articolo è la sintesi del discorso che è stato fatto sia al primo cittadino sia al prefetto.

A parlare prima con i giornalisti e poi con il prefetto c’erano tutti i rappresentanti della Fipe Ascom: Jose Saggia (esponente dei ristoratori), Alfonso Buonocore (pizzerie), Simone Musazzo (bar) e Massimo Maio (catering). Buonocore ha ricordato che solo nel capoluogo ci sono ben cento ristoranti e 240 bar che non possono più rimanere chiusi e aspettare le provvidenze statali che continuano a non arrivare: prima fra tutte la cassa integrazione per i loro dipendenti.

Le richieste e rivendicazioni dei pubblici esercenti sono riassunte in un “manifesto” che è stato esposto durante la conferenza stampa e quindi consegnato al dott. Garsia. Sette i punti elencati: la riapertura “presto e in sicurezza” con protocolli chiari, attuabili e sostenibili; subito contributi a fondo perduto per la ripartenza; rinegoziazione dei debiti bancari con un nuovo decreto; la sospensione e la moratoria delle bollette e degli affitti; il pagamento e il rifinanziamento della cassa integrazione per i dipendenti; la cancellazione dell’imposizione fiscale per il 2020 e, infine, lo stop alle imposte locali e l’ottenimento di dehors più grandi.

Messaggi chiari, spediti al Governo, alla Regione e all’amministrazione comunale. £”E vogliamo – ha aggiunto Bjsceglia – che i sindacati siano totalmente dalla nostra parte, perché siamo tutti sulla stessa barca che sta affondando. I pubblici esercenti che chiedono di ripartire sono pronti a rispettare tutti i protocolli di sicurezza, si sono attrezzati e vogliono riaprire anche e soprattutto nell’interesse delle famiglie dei loro dipendenti”.

Il presidente dell’Ascom, dopo l’incontro con Francesco Garsia, ha riferito che il prefetto ha ascoltato con estrema attenzione e disponibilità le rivendicazioni e le richieste dei pubblici esercenti, come del resto aveva fatto il sindaco nell’incontro dell’altro pomeriggio.

 

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