In provincia di Vercelli nove immobili confiscati alla mafia

In provincia di Vercelli ci sono ben 9 immobili che sono stati confiscati alle mafie e che poi sono stati assegnati ad enti pubblici per il loro riutilizzo. Il dato risulta dal “punto della situazione” fatto in Consiglio regionale, sull’assegnazione dei fondi del bando per interventi volti al riutilizzo e alla funzione sociale dei beni confiscati alle mafie (legge regionale 14/2007). Fondi che riguardano appunto gli immobili sequestrati, tra i quali i più consistenti sono stati i 75mila euro destinati a Volpiano (To), per migliorare la caserma dei vigili del fuoco volontari; i 34mila euro a Novara per l’emergenza abitativa e la creazione di un punto informazione; i 23mila a Nichelino (To) per la creazione della “Casa dei diritti” gestita da associazioni volontarie e i 14mila a Moncalvo (At) per l’emergenza abitativa. Questi immobili sono di norma ville, edifici, anche cascine frutto del riciclo di soldi di provenienza illecita, di proprietà di personaggi legati alla mafia o che sono stati sequestrati nelle indagini relative ad ambiti mafiosi.

In tutto sono 167 gli immobili confiscati alla mafia ella nostra regione. Lo ha spiegato l’assessore Monica Cerutti alla Commissione Legalità del Consiglio regionale, commissione presieduta da Giorgio Bertola. La maggior parte si trova in Provincia di Torino (123 in tutto), 99 dei quali assegnati ai Comuni, 21 allo Stato e 3 rivenduti per soddisfare i creditori. Ma subito dopo Vercelli, con Asti e Vco, è la provincia con il maggior numero di tali proprietà (si tratta di nove immobili per ognuna di queste province). A seguire poi ci sono i

7 a Cuneo, i 6 a Novara, i 3 ad Alessandria e uno a Biella. L’assessore Cerutti ha sottolineato come “molti sindaci lamentino la troppa burocrazia per il riutilizzo dei beni confiscati e a essi assegnati”.

Nel dibattito sono intervenuti Domenico Rossi (Pd), Gianpaolo Andrissi (M5s) e Marco Grimaldi (Leu).

Non sempre si tratta di realtà che ritornano ad essere “tranquille” dopo la confisca. A San Giusto Canavese, ad esempio, come spiegato in commissione, una villa recentemente confiscata alle organizzazioni criminali è stata dolosamente incendiata. Per questo su proposta del consigliere Rossi la Commissione sta valutando dei sopralluoghi in tali realtà “anche per far sentire la vicinanza del Consiglio alla popolazione”. La proposta è stata accolta dal presidente e dagli altri commissari.

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