Durante il pieno del lockdown, il ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo Dario Franceschini aveva avanzato l’idea di creare una piattaforma streaming che permetta agli iscritti di utilizzare una sorta di Netflix della cultura italiana. Un modo facile e pratico per permettere a tutti di avvicinarsi o di proseguire l’acculturamento quando non è possibile muoversi da casa.
In occasione del “Next Generation, the Italian Innovation Society”, il politico è ritornato a parlare di quest’idea, aggiungendo che questo è uno dei progetti presi in considerazione da realizzare con i soldi del Recovery Fund (strumento europeo per la ripresa approvato, dopo quattro giorni di negoziato, dal Consiglio europeo straordinario del 21 luglio).
Il Ministro dichiara: “Durante il lockdown abbiamo verificato quanto l’offerta culturale possa arrivare nelle case delle persone. Lo abbiamo verificato in modo spontaneo e creativo, come spesso succede in Italia, grazie a migliaia di iniziative culturali online, mostre, concerti, spettacoli offerti e arrivati nelle case. Questo movimento spontaneo ci ha ispirato un’idea che abbiamo già finanziato con 10 milioni di euro: si tratta della Netflix della cultura italiana, cioè una piattaforma digitale pubblica, a pagamento, che stiamo costruendo con Cdp, la quale possa offrire a tutta Italia e tutto il mondo l’offerta culturale del nostro Paese. Non sappiamo quanto dureranno le restrizioni e nessuno pensa di sostituire la bellezza dello spettacolo dal vivo: sappiamo che la magia è nella sala ma vogliamo offrire un’integrazione in modo che, anche quando sarà terminata l’emergenza, resti la possibilità di seguire gli eventi da qualunque parte del mondo. Sarà una grande opportunità per il paese, per la digitalizzazione di tutte le attività culturali e un grande veicolo di promozione italiana nel mondo.”
Emanuele Olmo





