Pro Vercelli sconfitta in casa dal Piacenza di Scazzola che passa 3-1

Foto Renato Greppi

Brutta battuta d’arresto per la Pro Vercelli, fermata 3-1 al “Piola” dal Piacenza, guidato dall’ex Cristiano Scazzola. Gli emiliani non vincevano in campionato dal 29 settembre, mentre i vercellesi erano reduci da tre risultati utili consecutivi.

Alla fine ad aver letto meglio il match è stato il Piacenza, abile a capitalizzare al massimo le occasioni. La Pro dal canto suo non ha fatto molto, se non uno sterile possesso palla. Gravi, anzi gravissime le disattenzioni difensive che hanno permesso il gol del 2-0 e del 3-1.

Biancorossi trascinati nel primo tempo da un grande Cesarini, autore di giocate da vero fuoriclasse, come testimoniano il pallonetto da metà campo uscito di poco e il bel gol in mezza rivesciata. A raddoppiare Rabbi e a mettere il sigillo Dubickas con la Pro che aveva sperato con Masi su calcio piazzato.

Scienza conferma il 3-5-2 con Tintori tra i pali; Carosso, Masi e Auriletto in difesa; Iezzi, Awua, Emmanuello, Rizzo e Gatto a centrocampo; Bunino e Comi in avanti. Modulo speculare per il Piacenza di Cristiano Scazzola con Cesarini e Rabbi coppia d’attacco.

Al 9′ ospiti subito vicino al gol con Nava che, sugli sviluppi di una punizione, di testa prende il palo a Tintori già battuto. Un minuto più tardi Cesarini da centrocampo vede Tintori fuori dai pali e prova a sorprenderlo con un pallonetto, palla fuori non di molto. Pro Vercelli sorpresa dall’avvio arrembante della squadra di Scazzola.

Al 15′ si svegliano i bianchi: punizione di Emmanuello, conclusione da fuori di Gatto. Al 25′ Bunino scende sulla destra e mette in mezzo un invitante assist, ma non ne approfitta nessuno. Al 30′ gol capolavoro di Cesarini in sforbiciata volante su cross dalla destra. Incolpevole Tintori.

Il possesso palla è della Pro, ma il Piacenza è più concreto. Infatti al 42′ raddoppia con Simone Rabbi che appoggia in rete il perfetto passaggio di Parisi. L’arbitro concede due minuti di recupero, dopodiché si va a riposo con il Piacenza in vantaggio 2-0.

In avvio di ripresa subito due cambi per la Pro: fuori Carosso e Rizzo, dentro Della Morte e Vitale. Al 50′ la Pro dimezza con Masi che su punizione sorprende Pratelli. Al 55′ Rabbi va di poco vicino al 3-1. Sull’azione Tintori prende un brutto colpo alla testa ed è costretto a uscire in barella. La gara resta ferma cinque minuti abbondanti e al posto di Tintori entra Rendic. Il nuovo entrato si comporta subito bene deviando un bel tiro di Sulijc.

Al 68′ improvvisa girata in area di Comi che esce davvero di pochissimo. Al 77′ è ancora l’attaccante a provarci con un diagonale troppo strozzato. All’81’ è proprio Dubickas ad anticipare tutti e realizzare il 3-1. Difesa immobile.

Al minuto 85 ancora Comi vicino al gol di testa. L’arbitro concede nove minuti di recupero. Al 98′ Awua spreca una bella occasione svirgolando la sfera. Finisce 3-1 per il Piacenza. Prossimo impegno domenica 7 novembre ore 17.30 in trasferta sul campo dell’AlbinoLeffe.

m.m.

Tabellino

Pro Vercelli (3-5-2): Tintori (dal 60′ Rendic; Carosso (dal 46′ Della Morte), Masi, Auriletto; Iezzi, Awua, Emmanuello, Rizzo (dal 46′ Vitale), Gatto (dall’84’ Crialese); Bunino (dall’84’ Silenzi), Comi. A disposizione: Cristini, Sangiorgi, Louati, Clemente, Erradi. All. Scienza.

Piacenza (3-5-2): Pratelli; Marchi, Tafa, Nava; Parisi, Sulijc, Marino (dal 69′ Giordano), Corbari, Gonzi (dall’86’ Simonetti); Cesarini (dal 78′ Dubickas), Rabbi (dal 78′ Lamesta). A disposizione: Libertazzi, Angileri, Burgio, Codromaz, Bobb, Armini, De Grazie, Giffi. All. Scazzola.

Arbitro: Maria Sole Ferrieri Caputi di Livorno; assistenti Simone De Nardi di Conegliano e Michele Colavito di Bari; quarto uomo Francesco Burlando di Genova.

Gol: 30′ Cesarini (P), 43′ Rabbi (P), 50′ Masi (PV), 81′ Dubickas (P).

Ammoniti: Masi (PV), Rabbi (P), Nava (P), Dubickas (P).

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2 Commenti

  1. Se, da troppo tempo ormai, giocano sempre tutti male (dalla prima all’ultima circostanza significativa della partita) non resta che una soluzione: licenziare “il Mister” (dato che il DS è illicenziabile .. come il Presidente, che l’ha scelto .. con le migliori intenzioni e speranze).

  2. Il nostro allenatore è una persona che trasmette un immagine positiva, “umana” .. durante l’intervista di oggi s’è adirato, ha un po’ maltrattato e quasi sfidato a duello chi gli ha fatto una domanda malevola, che poteva sottintendere per lui un prossimo “benservito” .. ora dovrà e saprà fare altrettanto con i giocatori, mettere in campo bene la squadra e far in modo che digrignino i denti all’avversario e corrano all’impazzata per 90′?
    .. oggi sembra più solo .. gli sarà data ancora almeno una possibilità contro l’Albinoleffe?
    https://it.wikipedia.org/wiki/Caspar_David_Friedrich#/media/File:Caspar_David_Friedrich_-_Wanderer_above_the_sea_of_fog.jpg

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