La Pro Vercelli si prepara al ricorso al Tar contro la decisione odierna del Collegio garanzia del CONI che di fatto ha sancito il prosieguo della B a 19 squadre, cancellando ogni possibilità di ripescaggio.
Lo ha fatto capire Cesare Di Cintio, avvocato della Pro Vercelli nel processo contro la riduzione della B a 19 squadre, in una intervista a tuttomercatoweb.
“Si rispetta la decisione ma non si condivide – dice Di Cintio -. La dimostrazione che le tesi sostenute dalle società ricorrenti siano corrette arriva dalla nota di dissenso di due elementi, di cui uno è il presidente, un magistrato di altissimo profilo professionale. Una decisione controversa che merita di essere impugnata. Io consiglierò alla Pro Vercelli, mio cliente, di impugnarla. E credo che faranno così tutti gli altri avvocati con gli altri club, perché si tratta di una decisione impugnabilissima. In parole favore, il presidente Frattini nella sentenza ci ha dato la forza per andare avanti in questa battaglia”.
A Di Cintio viene poi fatta una domanda su un eventuale conflitto di interessi, tema sollevato ieri anche dal nostro giornale.
“A me non piace la dietrologia – risponde al portale di notizie sportive -. Se avessi avuto dubbi su questo collegio li avrei sollevati prima di questa discussione. Adesso accetto e rispetto ma impugno. Entro stasera avremo già deciso il da farsi su come provare a sovvertire questa decisione. È chiaro che l’esclusione dal campionato di B avvenuta in questi termini provoca danno alle società: immagino che i club prima proveranno a sparare le ultime cartucce per la riammissione in cadetteria, poi in subordine si chiederanno i risarcimenti dei danni. Credo che questa gestione commissariale verrà ricordata”.
Nel frattempo la decisione del Collegio di garanzia del CONI ha generato dure repliche a Roma negli ambienti di governo. Sono il deputato valsesiano Paolo Tiramani e il collega leghista Marzio Liuni ad attaccare senza mezzi termini la decisone: “Ancora una volta il Coni ha operato con poca trasparenza e lealtà. La vicenda dei ripescaggi di serie B ha infatti raggiunto il suo apice dell’assurdo oggi con una sentenza ingiusta e senza senso. E’ inaccettabile come il Coni abbia cambiato le carte in tavola rispetto alle premesse. Società come Pro Vercelli e Novara hanno avuto lo stesso trattamento e non sono state ammesse a partecipare al campionato cadetto a causa di criteri soggettivi che hanno solamente creato ingiustizie. E’ evidente infatti come siano stati completamente ignorati gli articoli 49 e 50 NOIF che prevedono che il Campionato di Serie B sia formato da un girone unico di 22 squadre. Il Coni però ha preferito nascondere la polvere dei suoi errori sotto il tappeto e lavarsi le mani, lasciando tutto così com’era, nonostante le palesi contraddizioni che accompagnano la sentenza del Collegio di Garanzia”.