Il primo “giallo” dell’ex procuratore Vitari presentato a Vercelli

L’ex pm Giorgio Vitari tra Silvia Maria Ramasso e Roberta Martini

Vercelli – Spesso le presentazioni di libri, anche quelle di scrittori affermati, corrono il rischio di fare annegare nella noia il pubblico, anche se il libro è bello e l’autore eccellente. Ma ieri, nella sala dei marmi della Fondazione Cassa di Risparmio, un neo scrittore – appena uscito dalla magistratura andando in pensione dopo aver esercitato il prestigioso ruolo di avvocato dello Stato presso la procura generale di Torino – ha colloquiato con la giornalista de La Stampa Roberta Martini e con Silvia Maria Ramasso, delle Neos Edizioni, che gli ha pubblicato il libro, in modo piacevolissimo e divertente.

Il pubblico presente ieri pomeriggio in Fondazione

Il magistrato-scrittore è l’ex procuratore della Repubblica di Vercelli Giorgio Vitari, e il libro si intitola “Il vestito nuovo del procuratore”. Ad ascoltarlo alcuni tra i magistrati più importanti di Vercelli: l’attuale procuratore Pier Luigi Pianta, la presidente della Sezione Penale del Tribunale Maria Teresa Guaschino e il giudice della sezione del lavoro Patrizia Baici. Quindi, uno stuolo di avvocati, tra i quali il presidente della Camera penale Roberto Scheda e il presidente dellìOrdine Roberto Rossi. E poi gli ex collaboratori di Vitari a Vercelli, in primo luogo la sua Squadra di Polizia giudiziaria. Infine, il sindaco, che è pure avvocato, Andrea Corsaro. La Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, organizzatrice dell’evento con la Libreria Mondadori, era rappresentata dal vice presidente Paolo Garbarino e dal segretario generale Roberto Cerreia Vioglio.

Vitari ha raccontato, con ironia e garbo come ha deciso di diventare scrittore, creando il personaggio di un suo alter ego di trentasei anni fa, il sostituto procuratore Francesco Ròtari e collocandolo nella Torino degli Anni Ottanta, dove la bella commessa di un negozio muore in modo misterioso, con un phon che cade (non casualmente, scoprirà) nella vasca da bagno, con lei dentro. Ha quindi annunciato che sta preparando un secondo romanzo, sempre con il personaggio di Ròtari, ambientandolo a Ivrea (la sua prima procura) e che potrebbe proseguire con la serie del sostituto procuratore che ha (come lui) la fobia di non essere fotografato e di non scendere le scale a piedi anche a Vercelli.

Ma della città in cui ha anche studiato alle elementari, negli Anni Cinquanta, con il maestro Guido Reis, il dottor Vitari ha pure ricordato le lezioni di scherma alla Pro con il maestro Visconti e le partite di calcio delle bianche casacche seguite, da bambino, al “Robbiano”.

Un vero spasso – su assist di Roberta Martini – il racconto delle “ricerche” che Vitari ha condotto per scrivere il suo primo romanzo, documentandosi, tra le altre cose, sulle varietà di thè che si servivano in un noto bar di Torino, su un locale un po’ equivoco, sempre di Torino, e anche sui “salvavita” degli Anni Ottanta.

“Il vestito nuovo del procuratore” si trova in tutte le librerie vercellesi e costa 18 euro.

edm

 

 

 

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