“Prima i pedoni”: fatta chiarezza al Civico sulla rivoluzione-Kipar

L’intervento dell’architetto Kipar al Civico (foto Greppi)

Un fatto è certo, la riunione pubblica che si è svolta ieri sera al Civico per presentare alla città il programma completo degli interventi – grandi e piccoli – che interesseranno la città nei prossimi mesi (alcuni sono già stati avviati) non aveva sicuramente come sponsor il Gruppo automobilistico “Stellantis”. Perché l’archistar Andreas Kipar e l’ingegner Alessio Grimaldi,  l’advisor di “Decisio”, società che si occupa dei temi della mobilità, legati alla progettazione urbana sostenibile, stati chiari nell’illustrazione dei piani che il Comune sta attuando a Vercelli: “Pedestrian First” è il motto che si applica a questa vera rivoluzione ambientale e  culturale che ci interesserà tutti. E cioè: “Prima i pedoni” (e i ciclisti, aggiungeremmo noi).

E se è pur vero che il sindaco Andrea Corsaro ha rassicurato buona parte dei presenti (che in tutto erano circa duecentocinquanta) sul fatto che i parcheggi che saranno cancellati, fare posto al verde, saranno tutti recuperati a ridosso di quelli di prima, l’assemblea convocata dal Comune al Civico, alla presenza di Kipar, ha detto senza troppe perifrasi che il Comune sta mirando ad una città più green, per lasciarla in eredità ai giovani, una città da percorrere a piedi o in bicicletta lasciando l’auto in garage. Accanto a Kipar, erano seduti l’ingegner Samuele Camolese, della società “Systematica”, che si occupa di ingegneria della mobilità, e la dirigente comunale del Settore Sviluppo del territorio e Opere pubbliche Liliana Patriarca.

“Le città di tutto il mondo – ha detto Kipar – si stanno convertendo a strade senza auto”. Aggiungendo: “Voi vercellesi, nel piccolo, sarete protagonisti della rivoluzione che, nel grande, che è prevista sugli Champs Élyséss, da parte della sindachessa di Parigi”.

Quello del centro storico – è uno dei tre progetti che trasformeranno il volto della città: per ora è l’unico che ha giù ottenuto i finanziamenti del Pnrr (undici milioni), mentre gli altri due “Isola Grande”e “Isola verde” (il primo riguarda il rione Isola, il secondo il Lungosesia) sono ancora in attesa di due finanziamenti da 15 milioni di euro.

Anche in questa circostanza il sindaco ha chiarito che il piano per il centro storico non è centrato sulla trasformazione del Viale, di piazza del Municipio e di piazza Alciati in aree sempre più verdi. Il progetto, originariamente varato nell’ambito del Pinqua (Programma innovativo nazionale sulla qualità dell’abitare), e poi passato sotto l’ala protettiva del Pnrr, prevede la trasformazione di 54 alloggi comunali di edilizia residenziale in avveniristiche case di classe A1. Questi alloggi sono collocati in via Dante, via Galileo Ferraris, via Viotti e in piazza Alciati. La realizzazione delle aree verdi che seguono un ideale percorso che abbraccia queste residenze è un fatto collaterale, pur molto importante. “Il nostro – ha detto il sindaco – non è un piano del mattone. Noi dobbiamo avere la visione descritta nel noto aforisma che “se c’è qualcuno che adesso può sedersi all’ombra è grazie a qualcun altro che, tempo prima, ha piantato gli alberi che possono consentirglielo”.

L’intervento del sindaco (foto Greppi)

L’archistar tedesca ha spiegato che, paradossalmente, le grandi sfide nascono dalle emergenze. E il piano che, secondo le sue intenzione e quelle del sindaco, cambierà il volto di Vercelli è nata durante la pandemia: costretti al lockdown, i cittadini hanno sempre più agognato spazi all’aperto dove potersi incontrare, stare assieme, essere felici, legando sempre più natura e cultura. Kipar ed il suo staff hanno colto queste aspirazioni.  “Non è un progetto nostro – ha detto, con un po’ di enfasi Kipar, rivolto agli spettatori  -: questo della città sostenibile è un progetto vostro”. Forse con un po’ di anticipo sulla presentazione pubblica queste parole avrebbero colpito maggiormente nel segno.

L’archistar ha l’assoluta convinzione che la Vercelli del domani piacerà, farà felice la gente. E ha citato sé stesso: “A Milano tutti stiamo inseguendo la città di un quarto d’ora, da vivere ogni giorno. Voi siete addirittura una città da dieci minuti. Adesso io, quando esco dal mio ufficio dello Studio Land a Milano, tendo sempre più a non servirmi dei mezzi pubblici per andare a casa, passeggio per circa venticinque minuti e quando arrivo a casa, avendo scaricato man mano per strada tutti i problemi, mio sento rilassato, felice”.

Kipar è parso convincente. Ma si convinceranno davvero tutti i vercellesi ancora dubbiosi e restii ad accettare la rivoluzione sostenibile? 

L’esperto di mobilità Alessio Grimaldi ha spezzato ulteriori lance a favore di questo progetto, che Kipar ha definito “esteticamente ambizioso”. Grimaldi ha fatto un elogio della  bicicletta, da ambasciatore delle due ruote che neanche Pogacar e Vingegaard sul Tourmalet. 

Ha esordito spiegando che finalmente anche l’Italia (l’anno scorso) si è dotata di un Piano generale della Mobilità ciclistica che, a ricaduta, è stato poi adottato dalle Regioni (il Piemonte quest’anno) e che ben presto toccherà ai Comuni. Sperando di non essere intercettato da spie di John Elkann ha quindi detto che ogni anno a Torino un automobilista perde tra le 90 e le 120 ore della sua vita in coda al volante, e che un italiano su due non fa attività fisica. “E’ dunque il momento di cambiare, e il vostro Comune ha scelto di farlo per agevolare il futuro della città”.

I relatori hanno convinto tutti? Difficile attestarlo, anche se Kipar è stato (ma c’era da aspettarselo) veramente efficace nell’esporre le idee sulla Vercelli che verrà: pensate che ha persino detto che gli orti, opportunamente recuperati, possono diventare una plusvalenza per la città.

Tra gli interventi finali del pubblico, segnaliamo i dubbi di una cittadina sul fatto che il Comune – che già non riesce a gestire il verde attuale – possa occuparsi in modo efficace di quello che sarà ulteriormente collocato sul Viale. Corsaro l’ha rassicurata. Ha concluso Kipar: “Il treno delle risorse è già passato da Vercelli e he ha scaricate in gran quantità. Non sprechiamo questa occasione”.

                                                         Edm

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11 Commenti

  1. Gli spazi in sala non erano
    completamente gremiti
    malgrado le lagnose paure
    e lamentele delle opposizioni
    volte a trascinare
    noi del Popolo,
    c’era un pubblico
    “soltanto”
    interessato ad ascoltare,
    con religiosa attenzione
    e silenzio
    (a parte un cretino
    che non stava mai zitto .
    .. avrà disturbato almeno 20
    o trenta che, ignari, vi s’erano seduti
    non sufficientemente lontani)
    Il meticoloso elenco delle opere
    non tre ma dovremmo dire, forse
    33 (interesseranno tutti e ognuno)
    fatto dal sindaco prima,
    e poi
    l’appassionatissimo e professionale
    (a dir poco)
    spiegone della “Star”
    tutta protesta
    a spiegare il mondo che verrà,
    non sono stati capiti da tutti
    e del resto chi ha fatto domande
    (2 o 3) eran partiti da casa
    con la scaletta “pronta”
    .. come non avessero
    ascoltato nulla
    l’han .. “aperta” !
    E.
    Son andati fuori tema,
    han parlato
    (eravamo certi)
    delle erbacce e della differenziata
    (segnalando la presenza
    di tutte le erbacce
    anche di quelle già tagliate
    .. vabbè..) che col progetto
    NON C’ENTRANO UN B.C..
    La mia amata prof. d’italiano
    (che mandava a memoria
    la Divina Commedia
    .. ma, diceva, con modestia,. .
    non tutta)
    la “mia” prof dava 2
    se andavi fuori tema!
    E aveva ragione. 2!
    Erbacce e differenziata!

    Il progetto di render vivibilissima
    la città nei termini dettati
    dalla direzione presa
    da chi comanda davvero
    (Uè ..e gli altri)
    Non ci impediscono di capire
    che quando le follie
    e la stortura ideale dei 15′
    saran dimenticate
    (speriamo presto .. o
    non troppo tardi)
    avremo una vivibilissima città
    per 15 .. ore!
    Sui problemi di pulizia urbana
    Corsaro una cosa
    SIGNIFICATIVA
    l’ha detta
    Sta per scadere il contratto!
    (prima del voto del ’24 ndr)
    Lo Rivedremo !!!
    ..
    E ci rivedremo fra un anno.

  2. Che dire:
    I dubbi rimangono.
    Difficile credere che il mondo delle auto sparisca per dar spazio alle biciclette e ai pedoni.
    L’auto sarà,ancora per molto,l’oggetto più ambito con il mattone.
    Difficile credere che i parcheggi che verranno,saranno ben accetti rispetto agli attuali.
    Difficile credere che il mantenimento di tutto il verde che verrà,sarà ben fatto:si osservi la città e chiunque ne tragga le sue conclusioni.
    Il Comune parta facendo PRIMA i posti auto citati e,in contemporanea risolva definitivamente l’aspetto “pulizia della città,centro storico incluso”
    Duggerirei al Comune di organizzare un incontro pubblico con ASM vhe spieghi queste inspiegabili grosse e inaccettabili negligenze nella raccolta della spazzatura in città che è una vera VERGOGNA CIVICA,non più tollerabile da noi Cittadini.
    Grazie

  3. A proposito di
    “un elogio della bicicletta,
    da ambasciatore delle due ruote
    che neanche Pogacar e Vingegaard sul Tourmalet”
    .. anche a me è parsa un po’ esagerata
    forse era per accontentare eventuali
    ecologisti-gree-resilientiUE di sinistra
    In tal caso avrebbe sbagliato
    (sono incontentabili)
    MA a sua attenuante devo dire che il famoso PNRR
    è basato sui criteri oggi dominanti
    (che presto ci parranno idioti .. io spererei)
    che vorrebbero (anche) olandesizzare l’ Italia
    (nelle piste ciclabili come nei consocrsi di bellezza?)
    Malgrado quegli inevitabili limiti
    il progetto contiene e fa passare
    quanto basta per rendere +VIVIBILE Vercelli
    qualcuno in più userà la bici, grazie a, e ..
    .. “malgrado” le droghe IMPOSTE DAI concedenti finanziamento!
    A proposito di DROGHE:
    com’è possibile che Vingegaard in una breve cronometro
    dove fino a ieri venivano dati alla pari
    una crono neppure estremamente dura
    ha dato ieri a Pogacar 1’38”
    mentre su TUTTE le (numerose)
    durissime salite
    complessivamente li dividevano 10″ ?
    Tutto è possibile,
    puà esser che,
    contrariamente a Grimaldi,
    Vingegaard s’era risparmiato.
    ..
    1 VINGEGAARD Jonas Jumbo-Visma 0:32:36 41.227 km/h
    2 POGAČAR Tadej UAE Team Emirates 1:38 39.260
    3 VAN AERT Wout Jumbo-Visma 2:51 37.913
    4 BILBAO Pello Bahrain – Victorious 2:55 37.841
    5 YATES Simon Team Jayco AlUla 2:58 37.788
    6 CAVAGNA Rémi Soudal – Quick Step 3:06 37.647
    7 YATES Adam UAE Team Emirates 3:12 37.542
    8 SKJELMOSE Mattias Lidl – Trek 3:21 37.385
    9 PEDERSEN Mads Lidl – Trek 3:31 37.213
    10 GAUDU David Groupama – FDJ ,, 37.213
    11 CASTROVIEJO Jonathan INEOS Grenadiers 3:36 37.127
    ..
    Tour de France 2023 Highlights – Tappa 6
    https://www.youtube.com/watch?v=FP6QcTSgLzQ

  4. Ho letto e visto
    interventi vari
    du
    alcuni altri media
    concernenti il tema ..
    fatte le debite proporzioni
    dovute al diverso audience
    e in parte alla leggermente
    differenziata natura
    di chi si esprime,
    direi che l’unica
    è cercare di farsi
    un’idea propria.
    .
    https://youtu.be/Ul5h5AGjbFM

  5. Per tornare alla questione Tour
    de France; oggi Pogacar ha sofferto una caduta
    nei primi chilometri .. non si può dire quanto abbia pesato
    .. ma è arrivato con un ritardo irrimediabile di oltre 6′
    Jella?
    Quello che non tutti sanno è che la fidanzata di Pogacar
    ŽIGART Urška (piuttosto brava, in particolare a cronometro)
    .. esattamente 2 settimane fa, mentre correva il Giro d’Italia,
    a causa di una paurosa caduta (forse con qualche colpa), s’è dovuta ritirare.
    ..
    😢BRUTTISSIMA CADUTA al GIRO DONNE 2023 – IMMAGINI FORTI
    Bruttisima caduta nel corso della 6a Tappa del Giro Donne 2023, le cicliste coinvolte sono : NIEDERMAIER Antonia (Canyon//SRAM Racing) , ŽIGART Urška (Team Jayco AlUla) entrambe si sono ritirate dalla corsa.

  6. .. cosa “faceva” Tadej quando Urška cadeva?
    ..
    TOUR DE FRANCE, POGACAR: “LA MIA COMPAGNA URSKA È CADUTA AL GIRO. È MOLTO PIÙ TRISTE DI AVER PERSO 1′ DA VINGEGAARD”
    TOUR DE FRANCE – Pogacar la prende, quasi, con filosofia. Ha perso 1′ da Vingegaard nella prima tappa di montagna? Beh, c’è altro che preoccupa oggi il corridore sloveno, come la caduta di Urska Zigart, la sua compagna, al Giro d’Italia donne. Poi sul duello con Vingegaard ammette: “Oggi Jonas era il più forte, ma io sto bene e questa è una cosa importante”. (..)
    https://www.eurosport.it/ciclismo/tour-de-france/2023/pogacar-la-mia-compagna-urska-e-caduta-al-giro-donne.-e-molto-piu-triste-di-aver-perso-1-da-vingegaa_sto9687805/story.shtml

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