Presentato oggi “Storia dell’Ospedale Sant’Andrea”, il libro di Andrea Vadalà che ricorda la figura del dottor Francesco Barillà caduto nella lotta al Covid

L'autore, Andrea Vadalà, con la direttrice dell'Asl Vc Eva Colombo (foto Greppi)

Ricordare la figura di un grande medico e un grande uomo, a cui l’abnegazione sul lavoro e il profondo amore per il prossimo, sono costati la vita nel periodo più terribile della pandemia Covid. E’ questo, in parole povere, l’obiettivo che si prefigge “Storia dell’Ospedale Sant’Andrea”, il libro scritto da Andrea Vadalà in memoria del dottor Francesco Barillà, scomparso, stroncato dal Covid mentre con il proprio operato stava cercando di salvare numerose vite umane dalla “peste del terzo millennio”. Il ricavato dalla vendita della pubblicazione, che è stata presentata nella mattinata di oggi presso l’aula magna del nosocomio vercellese, andrà in toto devoluto al reparto di Cardiologia dell’Ospedale. Al prezzo di listino di 20 euro, il libro è disponibile in tre distinti punti: presso la Tipografia Gallo, presso l’Accademia Shen Qi Kwoon Tai del Maestro Carlo Olmo, il Lupo Bianco, e al reparto di Radiologia-DEA, per gli ospedalieri in servizio.

(foto Greppi)

“Si tratta di un’opera molto interessante – spiega il Direttore, dottoressa Eva Colombo – che parte dalla costruzione dell’Ospedale Sant’Andrea, iniziata nel 1953 e arriva ai giorni nostri, attraversando più di 60 anni di storia della sanità vercellese. Sono molto interessanti le fotografie storiche, il profilo dei personaggi che hanno fatto la storia di questo ospedale; un libro che mostra attraverso immagini e ricordi, come, nel corso dei decenni il mondo sanitario sia cambiato e si sia evoluto in maniera esponenziale sia sotto l’aspetto tecnologico che quello assistenziale. Un libro che ci riporta indietro ad un tempo che ormai e passato e di cui quasi non ci ricordiamo più”.

Il quadro con una bellissima immagine del dottor Barillà (foto Greppi)

Racconta l’autore: “Sono molto contento di essere qui a presentare quest’opera, per la cui stesura devo ringraziare molte persone, in particolare il tecnico radiologo Riccardo Malfa, vera e propria memoria storica del nostro ospedale, con i suoi trenta e più anni di esperienza. Sono onorato di aver, con questo libro, potuto aver l’occasione di rendere omaggio ad una persona che conoscevo bene, un amico con cui avevo un rapporto speciale. Una cosa che mi rende particolarmente felice e orgoglioso è inoltre il fatto che, l’intero ricavato delle vendite andrà ad aiutare le attività di un reparto fondamentale nel nostro ospedale, quale è il reparto di cardiologia a cui sono legati i miei ricordi da studente. Prima di conseguire la laurea in Infermieristica, ho svolto il mio periodo di tirocinio proprio in quel reparto e l’obiettivo è quello di acquistare un carrello terapeutico per il monitoraggio dei pazienti”.
A seguire, gli interventi di altre persone che hanno fattivamente collaborato alla stesura dei testi come il già citato Riccardo Malfa, la dottoressa Marzia Bertolazzi del reparto di cardiologia e il “Lupo Bianco” Cavalier Carlo Olmo, che ha approfittato del momento per ricordare anche Luciano Bellan e Giovanni Canavero, gli altri due medici vercellesi caduti sul lavoro, a loro volta vittime del Covid. Al termine della presentazione, trasferimento presso i locali della Guardia Medica dove, dopo aver ricevuto la benedizione impartita da don Gianfranco Brusa, è stato posizionato un quadro con una bellissima immagine del dottor Barillà, che va ad accompagnare idealmente la targa commemorativa già collocata nell’estate 2021.

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